Una giornata speciale
È qualcosa di molto speciale, una giornata speciale: è una giornata, rubata, voluta. Una giornata in cui i grandi spengono il cellulare e i piccoli abbandonano la routine della scuola.
L'avevo già fatta a fine estate solo io e il Toparco, lasciando Giacomo coi nonni. Tra le tante propostec he gli avevo fatto, di posti interessanti dove andare, lui mi contropropose di andare in un negozio di giocattoli, uno di quei grandi centri dove io non avevo mai messo i piedi. Ma cosa non si fa per i figlioli? Me la cavai con una ventina di euro e un paio di aeroplanini. Lui fu felicissimo. Dopo andammo a mangiare pollo fritto e patatine e per lui fu una giornata davvero speciale. Una giornata diversa dalle altre: una giornata solo con mamma in cui mamma l'ha portato dove lui ha scelto. Una giornata di cui ha parlato a lungo e con grande entusiasmo.
Lunedì, invece, la giornata speciale era per me: dopo un weekend al corso Da Blogger a Autore, avevo bisogno e voglia di stare coi miei bimbi. Ho fatto saltare scuola al Toparco, ma l'ho fatto a fin di bene. Ho deciso io dove andare e, giocando, ci siamo divertiti e lui ha imparato tante cose. In primis il fatto che non solo a scuola si impara, ma anche in viaggio, anche scoprendo qualche città o attrazione non distante da casa. Giacomo, il piccoletto, non credo abbia compreso il tutto a pieno, ma ha visto il suo fratello felice e gli ha riso tanto. Anche lui è uscito per una giornata dal suo ambiente: strano averlo fatto solo con mamma di giorno lavorativo e non nel weekend con la famiglia al completo, ma anche lui mi è parso contento.
Credo che ogni famiglia e ogni coppia genitore-figlio abbia il bisogno periodico di una giornata speciale: di stare insieme in due o in tre, rompendo gli schemi, facendo capire ai bambini che, al di là della famiglia ci sono le singole persone e che i rapporti, prima di essere a quattro, sono a due e poi a tre. Si tratta si equilibri che si rompono per crearne altri. Vorrei essere una mosca e sapere cos'ha raccontato a scuola il Toparco. Come ha giustificato la sua assenza. Chissà...
Ah, chi segue la pagina Facebook o l'account instagram di Trippando sa già dove siamo stati. Per tutti gli altri, a breve il racconto di un posto dov'ero stata da bambina e che mi ha entusiasmato oggi più di allora. Stay tuned!
Ringrazio Luisa di Italiaconibimbi e Stella di Travelbreath che, attraverso i loro articoli e le loro parole mi hanno dato quest'idea magnifica della giornata speciale.