Uovo oggi o gallina domani?

Perchè quando partono le polemiche io non riesco mai a restarne fuori? Più forte di me...

Qualche settimana fa si ragionava sui blog tour pagati o non pagati. Mentre ero impegnata nel mio blog tour fai da te a Volterra, è apparso l'articolo di Michela, che sono riuscita a commentare solo oggi, rientrata alla base. E che mi ha fatto riflettere ancor di più. Ed ecco le mie riflessioni post-commento. Ah, per chi pensa che non ho altro da fare: stamani ero di festa, adesso Marco dorme...dovrei mettere a posto i bagagli e rassettare la casa? Oh, noooo!!

Blog tour fai da te

Esperienza illuminante. Sono andata dove volevo, con chi volevo (o dovevo!! hehe, l'ing. mi bacchetterà, ma la battuta veniva da sè!) ed ho seguito i miei ritmi. E quelli di mio figlio. Per chi pensa alla "vacanza scroccata", spero di poter ospitare presto un articolo di Laura, la titolare di Agrimonia, che mi ha ospitato. Perchè per me è stata una bella conoscenza ed uno scambio -lo so, non alla pari- di opinioni e conoscenze legate al settore turismo & co. In ogni caso, glielo ripeto anche da qui, quando vorrà prendersi anche lei qualche giorno di vacanza, sarà la benvenuta nella mia Casina al Monte.

#Tuttoblogtour

A mio parere si tratta di un blog-vetrina. e come tutte le vetrine, a volte ospita un abito -o blogger- che mi piace, a volte uno che non indosserei -ops, leggerei- mai.

Chi e perchè un blog tour?

Adesso entro nello specifico -non me ne voglia chi legge trippando alla ricerca di esperienze di viaggio.

Una domanda per chi organizza un blog tour e per chi paga agenzie per farsene organizzare uno: uovo oggi o gallina domani? Mi spiego: purtroppo gli invitati ai blog tour sono -quasi- sempre gli stessi. Ergo, da una settimana all'altra non hanno tempo per scrivere i post. La loro presenza -sul web- ad un blogtour è limitata ad un articolo prima della partenza, ad uno, riepilogativo, al ritorno e ad una serie illimitata di twittate durante. In pratica, chi non ha twitter -e sono tanti- e non si mette d'impegno a seguire l'hastag #dovesonocosafaccio non saprà mai nulla di una data destinazione che ha pagato migliaia di euros per invitare un gruppo di blogger e farsi conoscere.

Ma non sarebbe meglio alternare le persone -e qui, lode al progetto #tuttoblogtour che segnala i blog tours già fissati- così da avere più post relativi ad una data destinazione, anche se su blog meno famosi?

Ed ora mi rivolgo ai "colleghi blogger": ma non è maglio godersi il momento, vivere il viaggio, la vacanza, il blog tour e raccontarlo una volta tornati a casa -o nei relaxing times- piuttosto che twittare in continuazione? Non è per tirare l'acqua al mio mulino. Io, con la creatura al seguito, dovessi pure twittare on the road diventerei matta. Ma è proprio una questione di fondo: per me il viaggio è godimento. Già mi pare tempo sciupato quello passato a fotografare (infatti ho trovato il marito che ama fotografare e sono una signora!), figuriamoci quello passato a raccontare al mondo virtuale cosa sto mangiando. Il mondo, reale e virtuale, lo saprà. Con calma, lo saprà pure nei dettagli!

 

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