Vestirsi (e macchiarsi) in viaggio

C'è modo e modo di vestirsi quando si viaggia.

C'è quello tedesco (o, in genere, nordeuropeo), in cui l'estetica non conta e si viaggia con bermuda, sandali e calzini bianchi dodici mesi all'anno.

Poi c'è quello di mia madre, che inizia a fare la valigia una settimana prima e interpella me e mia zia in materia almeno due volte al giorno per tutto il mese precedente la partenza. Questo indifferentemente se la partenza è per quindici giorni o per uno. Perchè lei deve essere sempre fashion, non avere freddo, non avere (troppo) caldo. Poi c'è la sciarpa per l'aria condizionata del pullman. And so on.

Esiste anche una buona vecchia via di mezzo. Quelli che, come, me, per risparmiare sui voli partono "leggeri". Ecco, è proprio quando i nostri bagagli sono "giusti-giusti" che a me viene la paura di farmi (o che Enrico si faccia) macchie sui vestiti. Per la creatura, il problema non si pone: nella sua borsa riverso direttamente tutto il contenuto del suo guardaroba, a prescindere dalla stagione.

Viaggiare (ma anche stare a casa, of course!) con in dosso vestiti macchiati mi disturba. Mi sembra che la gente che incontro non veda me, ma la macchia. Stesso effetto se ad avere una macchia addosso è qualcuno della mia famiglia.

E' per questo che, anche quando sono in viaggio, porto sempre con me un piccolo contenitore con sapone e smacchiatore. All'evenienza, mi catapulto in un bagno o ad una fontanella e, senza doversi cambiare d'abito,  la macchia non c'è più!

Il caso delle macchie in viaggio è davvero poco piacevole. Per questo consiglio anche a voi di imparare come smacchiare. Così in poco tempo, la macchia va via. E l'imbarazzo pure!

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