
Viaggiare alternativo - 7
Capitano cose strane, durante gli accadimenti del vivere quotidiano.In una sorta di catena/invito inventato dall'Amica Cabiria Magni/http://www.triportreat.it/ su Twitter, ogni giorno siamo invitati a consigliare un #pranzocon un libro a noi caro.
Qualche giorno fa, ho invitato i followers a pranzare con uno dei più esilaranti albi di fumetti che io abbia mai sfogliato, quel Kamasutra Spaziale che il mio idolo incontrastato dei fumetti ci ha regalato nella sua sterminata produzione...
Ho deciso di parlar di fumetti per questo mio viaggio alternativo, e l'ho voluto fare con colui che mi ha aiutato ad essere quel che sono, con tanti altri maestri di vita: si perchè per me, oltre a Socrate, Eraclito, Francesco d'Assisi, Hermann Hesse, Jan Vermeer, Leonardo da Vinci e Joseph Maria Olbrich, tra questi un posto di rilievo nella mia formazione ce l'ha Benito Franco Iacovitti, meglio conosciuto, dai non più giovani come me, col nome d'arte di Jacovitti...
Io sono cresciuto a scuola con il suo Diario Vitt...
...e nei miei anni '70, mentre tutti i miei coetanei leggevano fumetti da bimbi, io li schernivo con Cocco Bill...
...quanti insegnamenti di vita ho tratto dal mio eroe a fumetti...
...ho imparato che per essere un abile e scaltro pistolero che tiene tutti sotto scacco, non c'è bisogno di bere alcool ma che basta una profumata Camomilla...
Ho deciso di dedicare questo mio appassionato omaggio al maestro molisano perchè purtroppo i giovani di oggi poco sanno delle sue mirabolanti tavole, che mi facevano sentire unico e diverso, quando gli altri leggevano Tex, Zagor od il Comandante Mark...
...e che dire delle massime che facevo mie per spiazzare i miei coetanei, che mi deridevano del fatto di essere troppo bravo a scuola, gracilino e tanto tanto magro, ma sempre pronto a scherzarci su ed a commentare proprio come il mitico CIP L'Arcipoliziotto: "LO SUPPONEVO"...
... in un mondo, il nostro, quello di piccoli cuccioli d'uomo in quei funesti primi anni '70 che ci permettevano sì di giocare per strada in città, che di macchine in giro ce n'erano ben poche per via della crisi petrolifera (e perchè 40 anni fa s'era poveri sul serio, in Italia...), ma che per sognare mondi lontani non s'aveva altro che i fumetti, che la televisione era una scatola quasi tabù, in B/N, con un solo canale e da vedere solo coi genitori al sabato sera...
...ed in quegli anni, così rock'n'roll, il mitico Jacovitti era dirompente: niente equilibrio, tutto era eccessivo, metafisico, surreale, pur lavorando per istituzioni come il mitico Corriere dei Piccoli o per le edizioni cattoliche, lui era "altro"...
...perchè coi fumetti si educava, si illustrava e si creava un mondo parallelo a quello istituzionale, quello della scuola e dell'educazione convenzionale...
Jacovitti era il mio ispiratore-capo, quello che dava vita ai personaggi più stampalati ma fortemente legati alla quotidianeità...
Presente in quello strano e avantissimo contenitore/trasmissione televisiva che fu SuperGulp, Jacovitti era per me un'ancora di salvataggio, era il mondo che avrei voluto vivere: fatto di personaggi al limite del lecito, sempre in bilico tra follia e pura razionalità...
Colori, tantissimi, e soggetti apparentemente comprimari al limite della mania: il salame, il serpente a 2 teste, l'uccello dal becco, il ragno, l'ape, la lisca di pesce rossa che era anche la sua firma...
Ecco, spero di avervi incuriositi e di avervi fatto scoprire un mondo alternativo: quello che io ogni giorno, quando andavo a scuola ma sopratutto quando tornavo a casa, non vedevo l'ora di ammirare, di sfogliare quel diario strampalato che recava segnati i compiti da fare ma che aveva impresse le storie dei miei beniamini, che imparavo a memoria, che seguivo come se fossero il mio mondo "altro", quello che avrei voluto vivere; fatto di figure impossibili, di battute surreali, di un cow-boy che beveva camomilla, di diavoletti consiglieri, che eran più buoni di quelli che avrebbero dovuto esserlo, e di figure immobili che nel tourbillon dei miei pensieri invece erano in continuo movimento, come la vita che mi apprestavo a vivere, coloratissima...
...questo era il mio maestro Jacovitti, il creatore della mia immaginazione, che da oggi spero possa diventarlo anche per voi...
Grazie, Jac.
Grazie ad Andrea Iacovitti @aiiaco...
sinceramente tuo, Ernesto.