Un po' sfida, un po' vacanza, un po' scusa di una fuga senza figli. Così è nato il trekking a Piombino, sullo splendido promontorio che guarda l'Elba, che io e Enrico abbiamo fatto qualche settimana fa.
Abbiamo toppato e ve lo diciamo subito. L'ideale è fare prima via dei Cavalleggeri, poi via del Crinale. Tenetelo a mente, se volete anche voi immergervi tra i profumi della macchia mediterranea e dei panorami che cambiano a ogni passo, ma sono sempre e comunque incantevoli.
Vi lascio anche, qui, il video/vlog del nostro trekking sul Promontorio di Piombino.
Prima di entrare nel centro di Piombino, prendete l'indicazione a sinistra per Salivoli e seguite per Marina di Salivoli. Lì troverete una distesa di posti auto e camper proprio a pochi passi dalla partenza dei sentieri.
Sia che decidiate di imboccare la via del Crinale (sentiero 300) che di partire vista mare attraverso la via dei Cavalleggeri (sentiero 302), la partenza è nei pressi del Gattarossa a Cala Moresca, un baretto/baracchina che al ritorno vedrete come un miraggio. Lungo il percorso non troverete nessuna fontana dove riempire le borracce, sicché partite con un bel pieno o dovrete fermarvi a Baratti o a Populonia a comprarla!
Tempo di percorrenza: 2 ore e 15 minuti fino a Populonia + altri 25 da Populonia a Baratti
Noi siamo saliti dalla via del Crinale, sentiero 300, pensando (erroneamente) che fosse quella più difficile tecnicamente, anche se più breve. No. È sia più corta che più larga e facilmente percorribile che, pure, più pianeggiante. Dopo la salitella iniziale ha dei leggeri saliscendi ma veramente molto leggeri e su un tracciato ampio, molto frequentato anche da persone in mountain bike.
La strada scorre bene, nella macchia. Si arriva facilmente alla Chiesa di San Quirico. Da lì una leggerissima discesa e poi, in lontananza, la rocca di Populonia. Wow, meraviglia!
A proposito di Populonia, qui il video dello scorso anno, coi bimbi, tra storia e natura.
Qui però si apre la scelta: scendere verso Buca delle Fate per agganciarsi alla via dei Cavalleggeri e tornare indietro, oppure continuare (in parte su un sentiero stretto e un po' ripido, in parte sulla strada asfaltata (spesso c'è spazio per camminare sul terreno) sulla via della Romanella.
Scegliamo quest'ultima opzione e in una ventina di minuti siamo a Baratti. Wow, meraviglia! Abbiamo percorso poco meno di dieci chilometri e non ce ne siamo neanche accorti. Il panorama che ci accoglie è incantevole, la baracchina sul mare emana un notevole odore di frittura di pesce e si sente un cicalio di persone intente nel pranzo della domenica. Si continua lungo mare, pensando che da lì si diparta la via dei Cavalleggeri. No. Lì ci sono solo scogli. Splendidi, meravigliosi scogli.
Tempo di percorrenza: 3 ore e 20 minuti
La via dei Cavalleggeri si inerpica su una scaletta che parte proprio davanti alla baracchina/bar/ristorante di Baratti. Appena saliti si trova un'area picnic (ce ne sono parecchie, durante la via del Crinale!) e ci fermiamo a fare carburante. Da lì, una nuova salita e l'entrata nella proprietà privata di un resort (si deve salire una scaletta di legno!). Siamo sulla via dei Cavalleggeri che un tempo collegava Livorno a Piombino per tenere d'occhio il mare. L'Elba è davanti. Si alternano momenti vista mare ad altri interni. In un paio di tratti tra cui nella splendida Buca delle Fate, il sentiero raggiunge il mare. E poi risale.
Sarà che è dopopranzo, sarà che il percorso è anche di un terzo (circa!) più lungo di quello della mattina, ma sembra di non arrivare mai, è un saliscendi continuo. Un bellissimo saliscendi con viste impareggiabili, ma la stanchezza e, soprattutto, la poca acqua rimasta nelle borracce si fa sentire. Io bramo una birretta... A un tratto il sentiero diventa strada bianca, siamo a un chilometro o poco più dalla chiusura dell'anello, dal Gattarossa dove protemo rifocillarci. Dai!
Il percorso completo Cala Moresca - Baratti e ritorno, ad anello, sulla via del Crinale e via dei Cavalleggeri è di 22 chilometri (33.000 passi dei miei), percorribile in poco più di sei ore più pause.
Cala Moresca - Reciso (nei pressi di Populonia) e ritorno, sempre ad anello sui sentieri 300 e 302 (via del Crinale e via dei Cavalleggeri) vi consente di tagliare all'incirca 5 chilometri e di recuperare (a stima nostra!) quasi un'ora di tempo.
Però arrivare a Baratti merita tantissimo...
Forse l'avete già inteso... andata da via dei Cavalleggeri e ritorno da via del Crinale, assolutamente!
Nota: la via dei Cavalleggeri (sentiero 302) ha degli strapiombi, per cui la consigliamo per bimbi (allenati) dagli 8-9 anni. Via del Crinale (sentiero 300) è invece fattibile anche con bimbi più piccoli. A noi ha ricordato tanto la splendida isola di Porquerolles!
A proposito di Populonia, vi lascio l'articolo sul weekend sulla Costa degli Etruschi che avevamo fatto lo scorso anno coi bimbi.
Acciaio di Silvia Avallone, ambientato a Piombino: a questo link trovate il video dove lo racconto.
Di ritorno da una settimana (quasi!) on the road in Corsica, tra storia, paesaggi e…
Avete mai pensato di trascorrere un weekend a Bastia? Scommetto di no! Pur abitando a…
La prima tappa dell'on the road in Corsica alla scoperta della costa orientale è stata…
I viaggi di lavoro rappresentano una componente essenziale della vita professionale moderna. Che si tratti…
Comincio a raccontare il viaggio in Corsica proprio dai suoi estremi: andata e ritorno in…
Settembre in Umbria è il mese dei profumi d’uva, dei cestini che si riempiono e…
View Comments