Se fossi al mare, sarei... in Salento
Una malia, estatica ed incantatrice, rende il Salento unico per me.
Calce bianca accecante, elegante decadenza... texture ruvida come canapa fresca.
Il ritmo lento e sincopato del reggae adottato... e la pizzica da trance.
L'odore del finocchio nobilitato dalle ombrelle delicate e l'altezzoso gustoso cappero.
Le costruzioni sobrie e tortuose atte a raggiungere quiete, discrezione e refrigerio.
La sabbia e lo scoglio; il mare e le sorgenti dolci e gelide.
Candidi gigli Pancrazio, che timidi padroni delle dune, cercano di guadagnarsi uno sguardo all'orizzonte.
Opulenti fichi d'India istigatori... e agavi antiche.
L'unico mare nostalgico che ho inspirato tutto, con il quale entro in intimità tale da essere sola con lui anche nel trambusto più sfrenato...
L'unico mare che mentre lo fissi non lascia domande ma l'accettazione romantica di ogni risposta
......laura