BiGiCICLO – A colpi di pedale nella provincia bergamasca
Quando ho letto per la prima volta la sigla BiGiCICLO, subito ho pensato, non so bene perché, a qualcosa di strano: un circolo per le biciclette, un festival su due ruote o un nuovo gelato prodotto da chissà quale strana marca; invece no, BiGiCICLO sta ad indicare la pista famosa ciclabile della Valle Seriana nella provincia bergamasca.
I ciclisti, quelli che la bici la utilizzano andando un po’ oltre alla semplice passione domenicale aggiungendo il sudore a questo sport, la considerano la pista ciclabile regina, poiché è la più utilizzata per arrivare alle partenze delle salite per le vette bergamasche: le salite vere, quelle che hanno il sapore della fatica e mentre le percorri credi un po’ di essere il miglior Eddie Merckx o l’Alberto Contador di turno.
La comunità montana l'ha chiamata BiGiCiclo (Bi Gi sta per BERGAMO).E' una pista ben segnalata lungo tutto il percorso, con indicazioni chilometriche e pannelli informativi sulla flora e fauna tipica del fiume e non è difficile avvistare conigli selvatici e ibis. La ciclabile dovrebbe partire da Bergamo per raggiungere Clusone, ma in realtà parte da Ranica (BG) e raggiunge in modo ininterrotto Clusone dopo circa 35 km. La prima parte, da Ranica a Bergamo, non è molto considerata poiché la ciclabile si intervalla ad alcuni tratti di zona mista con traffico cittadino, pertanto i puristi delle piste ciclabili tendono ad escludere questo tratto. Una particolarità di questa pista ciclabile è che il tratto tra Ranica ed Albino, circa 10 Km, è ben illuminato e quindi praticabile anche la sera.
PERCORSO:
Partenza da Ranica vicino alla chiesina di San Dionisio. Lasciandoci la chiesa alle spalle, la pista ciclabile inizia vicino a Via Serio. Pedaliamo lungo la strada sterrata che affianca la superstrada ed il fiume Serio fino al ponte che lo attraversa; lo attraversiamo e percorriamo lo sterrato che attraversa il parco del Serio. Dopo la centrale elettrica, per 250 metri circa la pista ciclabile corre a fianco della strada principale, divisa unicamente dal new jersey, per poi riprendere nuovamente con un bellissimo sterrato. Continuiamo la pedalata fino ad arrivare a Nembro, dove, passando sotto il ponte medievale e proseguendo sempre diritti, arriviamo al parco di Pradalunga. Il tratto è ben segnalato da cartelli con tanto di distanze chilometriche. Dal parco degli alpini di Pradalunga, dove si trovano anche le cascate di Nembro, è impossibile sbagliare strada per raggiungere Cene: il tutto è veramente semplice si prosegue sullo sterrato per circa 7 chilometri, fino al parco pubblico di Cene.
Giunti al parco, continuiamo a pedalare sullo sterrato nel parco pubblico di Cene fino alle transenne. Oltre, per 300 metri circa, la pista corre veloce tra il fiume ed i giardini di alcune case. All’improvviso, di fronte a noi la rampa d’asfalto tira dritto. Una volta raggiunta la “vetta” attraversiamo la strada. In questo punto la pista ciclabile si divide in due direzioni: una a sinistra, che immette nel circondario vicino, ed una a destra. Seguiamo quest’ultima e percorriamo un tratto di strada che corre dietro la manifattura tessile. Dopo 1 km circa raggiungiamo una madonnina, sulla destra troviamo il nuovo tratto di sterrato che, dopo un ponte, ci fa raggirare il cimitero di Gazzaniga. Superato il cimitero, la ciclovia ritorna d’asfalto e ci fa pedalare a fianco di un cotonificio. Proseguiamo dritti e, dopo un sottopasso, prendiamo i due ponti sulla destra e con un bel tratto sterrato e ombreggiato di tre chilometri raggiungiamo il ponte di Colzate. Passiamo sotto il ponte, attraversiamo la strada e teniamo alla rotonda la prima a destra che, poco dop,o ci immette su un altro tratto di sterrato.
Proseguiamo diritti sullo sterrato, in un'area ombreggiata e isolata, passiamo sotto il ponte costone, e superiamo il "coston beach" (per i bergamaschi della zona un noto posto dove la domenica ci si ritrova in estate a prendere il sole; il "coston beach" è osannato nelle canzoni del cantante locale IL BEPI) e dopo 2 km arriviamo a Ponte Nossa. Proseguiamo sempre diritti e, dopo aver attraversato un’altra volta il fiume Serio, sulla sponda sinistra inizia una lieve ma abbastanza lunga salita che ci porta sull'altopiano di Clusone. Si prosegue sempre diritti per altri 3 km circa affiancando la rotonda che porta a Clusone. Ancora a diritto altri 300 metri, poi si svolta a sinistra sotto il cavalcavia. Dopo una curva a sinistra ed un tornante a destra, percorriamo gli ultimi 400 metri e raggiungiamo il termine di questa bella ciclabile.
Ogni paese attraversato presenta caratteristiche molteplici sotto l'aspetto storico-artistico-paesaggistico.
Lungo la ciclovia, nei paesi attraversati, non è difficile trovare musei a tema religioso, santuari e basiliche, musei etnografici, costruzioni antiche e ponti romanici, il sito paleontologico di Cene, il giardino geologico, l'osservatorio astronomico, l'orologio planetario di Clusone, oltre naturalmente agli innumerevoli itinerari escursionistici esistenti, da percorrere nella suggestiva cornice delle prealpi Orobiche. Lungo il percorso è presente un’ottima segnaletica che ci mostra di volta in volta caratteristiche e peculiarità storiche ed artistiche presenti paese dopo paese.
SCHEDA TECNICA DELLA CICLOVIA:
Percorso: Da Ranica a Clusone
Distanza: 32 km (solo andata)
Dislivello: 350 metri
Difficoltà: Bassa (a parte la leggera salita dell’ultimo tratto che per i non allenati può sembrare dura e infinita)
Ciclabilità: 100%
Fondo: 30% asfalto – 70% sterrato
Percorribilità: Tutto l’anno