Florence Food Tour: riscoprire la bontà del nostro cibo

Quando sono stato invitato al Florence Food Tour, organizzato da Italy Segway Tour, di primo acchito ho pensato che forse non ero la persona più adatta.
Riuscire a stupire me che per anni ha vissuto a Firenze e la conosco molto bene, portandomi in un tour proprio nel centro della città, lo ritenevo una cosa quasi impossibile.
Mi sembrava di giocare in casa: conosco la città, conosco dove mangiare bene, conosco i locali acchiappaturisti. Sarà al massimo una bella occasione per camminare di nuovo tra quelle strade che mi sono tanto care, ho pensato.
Invece questa passeggiata tra le eccellenze della cucina toscana e del made in Italy mi ha lasciato a bocca aperta. E a stomaco pieno. E non è cosa facile!

Gradite un caffè?
Gradite un caffè?

Abbiamo iniziato dal caffè, con una degustazione al ChiaroScuro, bar che si trova proprio a mezza strada tra Duomo e Piazza della Signoria. Per me, in compagnia con due inglesi ed una signora araba, è stato curioso assistere alla spiegazione di cosa sia una moka e di quali tipi di caffè si bevano: facendo un tour con degli stranieri è oltremodo interessante vedere cosa conoscono e cosa ignorano delle basi della nostra cultura. E scoprire che io stesso non avevo idea della differenza tra la miscela arabica e quella robusta.

Un po' di tartufo?
Un po' di tartufo?

Dopo il caffè siamo passati in un tempio del palato, Procacci in via de’ Tornabuoni: vi basti la parola tartufo per capire l’estasi mia e di tutti i partecipanti? Procacci è una gastronomia che nasce a fine Ottocento: nel locale, che vanta ancora gli arredi d’inizio secolo, avvolti nella fragranza del tartufo si può comprare patè, salse, olio, mieli. E, come noi, sedersi ed innamorarsi di piccoli deliziosi panini farciti con crema di tartufo. Un amore nato già sentendo il profumo!
Da via de’ Tornabuoni , con le sue vetrine di grandi marche e palazzi nobiliari, ci siamo lentamente incamminati verso il cuore umile e popolare del centro: San Lorenzo, con vicoli stretti ed il chiassoso Mercato Centrale. E qui una grande scoperta.

Ci sta un dolcino?
Ci sta un dolcino?

Tra le Cappelle Medicee ed il Mercato Centrale, in via dell’Ariento, c’è l’Antica Pasticceria Sieni: non c’ero mai stato prima del tour, per mia somma sfortuna! Sono goloso di dolci e se il loro panforte artigianale (che ha deliziato la signora araba) è stato uno speziato piacere, la torta Fedora una grande sorpresa! Non è molto nota, anzi: se passate di lì prendetene una fetta e scoprirete un vero tesoro nascosto. E che è veramente antica lo dimostrano i forni di ghisa, in cui cuocevano gli alimenti, recuperati ed in bella mostra su una parte.
Apro a questo punto una parentesi, che ritengo necessaria: il tour era in inglese ma Federica, la nostra gentilissima guida, oltre a parlarlo fluentemente lo parla anche in maniera perfettamente comprensibile pure per chi, come me, non è tanto pratico della lingua. Perché infatti di ogni pietanza che abbiamo assaggiato ci è stata spiegata la specificità, la storia e l’importanza nella nostra tradizione gastronomica.
Dopo la sorpresa del dolce, la sorpresa del vino!

Un sorso di vino?
Un sorso di vino?

Passando da queste parti più volte avevo intravisto, sotto i portici di via Panicale, a lato del Mercato Centrale, un’enoteca coi tavolini di legno e le sedie di vimini in strada. Con quell’arredamento e in quella posizione sarà di sicuro un posto buono per turisti, ho pensato tutte le volte che ci sono passato davanti. Se solo mi fossi soffermato un po’ di più!
La Divina Enoteca in via Panicale ha come sommelier Livio, insignito del premio di miglior sommelier 2014: questo può bastare? L’ambiente è molto curato, caldo e rustico senza scivolare nell’affettato o nel finto vecchio. La degustazione di vini (Vernaccia prima e Chianti poi) accompagnati da formaggi, salse, salumi e dal meglio della tradizione culinaria toscana è stata l’occasione per Livio di spiegarci e farci capire cosa significa amare, rispettare ed onorare il vino. Se pensate che esagero, sappiate che i turisti spesso e volentieri bevono vino rosso e cappuccino nello stesso pasto…
Caffè, vino ed affettati, dolci, tartufo… cosa ancora mancava al nostro tour, perché i turisti avessero una panoramica piena della nostra cucina? Pane e pasta!

Pasta, pane, aceto, olio e Vin Santo: avete ancora fame?
Pasta, pane, aceto, olio e Vin Santo: avete ancora fame?

E per celebrare una delle basi della dieta mediterranea siamo entrati nel Mercato Centrale. Pura fiorentinità urlata, donne a fare la spesa, chiacchiere in vernacolo da banco a banco, ed un tripudio di ogni ben di Dio.
La schiacciata ed il pane senza sale (vicenda che ha incuriosito i miei compagni di tour), la pasta, l’olio toscano e l’aceto, il Vin Santo coi cantuccini: non pensavo avrei potuto entusiasmarmi tanto per degli alimenti abituali nella mia dieta. Eppure l’assaggio, la spiegazione, la comparazione e l’analisi dei sapori e degli abbinamenti ha regalato anche a me sorprese e scoperte inaspettate.
Basta? No!

Un gelatino per concludere ci sta tutto!
Un gelatino per concludere ci sta tutto!

Mica si può terminare un tour gastronomico a Firenze senza omaggiare una dolcissima leccornia che leggenda vuole sia stata inventata proprio da un fiorentino: e quindi ecco il gelato alla Antica Gelateria Fiorentina. Fresco, delicato, cremoso e molto nutriente! Io ho provato un gusto speciale, con ricotta, miele e cannella, ed è stata veramente un’emozione.
Perché Firenze riesce sempre a stupire ed emozionare. La mente, il cuore, e pure il palato, come questo Food Tour ha dimostrato.

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