Dieci giorni in Sicilia: consigli ed emozioni
Il primo articolo del "nuovo Trippando". Eccolo. Un'emozione, per me che ho patito settimane per avere questa nuova creatura perfettamente uguale a come era nei miei pensieri. Do l'onore di inaugurare il nuovo Trippando alla mia amica Antonietta Alba, autrice del primo e unico blog italiano sulle Isole Hawai'i. Il suo è un racconto di viaggio ed emozione: una vacanza di dieci giorni in Sicilia, alla riscoperta della sua terra d'origine.
Una vacanza insolita, quella della scorsa estate, per noi abituati ormai da anni a restare a casa in estate, preferendo quasi sempre il tiepido aprile ed un passaporto in mano pronto a varcare anno dopo anno diverse frontiere.
Quest’anno abbiamo deciso, “TUTTIGHEDER” come diciamo in casa da un po’ di anni, di “tornare” in Sicilia.
Una sensazione davvero strana quella provata nel tornare in quell’isola dopo la morte di mio padre: ad ogni nuova cosa mi dicevo: "quando torno lo dico a papà”. Era un attimo, rendendomi conto subito dopo dell’impossibilità della cosa.
Sì, il mio caro papà era siciliano ed io ho voluto far conoscere alle mie figlie quanto di bello custodissero le persone con le quali io, da piccola, vivevo e giocavo ogni anno in estate: i miei cugini e le mie zie, ma soprattutto quei luoghi meravigliosi.
I sapori ed i profumi di una terra si possono sicuramente raccontare, come i colori che cerchiamo di trattenere con il click di uno scatto, ma credo che mai come passeggiando a piedi in più di un sito archeologico o in storiche città e brulicanti mercati, si possa rimanere ammaliati da arte e sole, da natura e cibo e dal calore di ogni persona nuova che incontri e che ti entrerà nel cuore per sempre; senza poi contare quelle che tiri fuori dai cassettini segreti del tuo cuore e che hai sempre amato.
Cercherò di raccontare a modo mio questa vacanza 2016, parlando a cuore aperto di sensazioni ed emozioni preferendo questo ad una guida turistica.
Palermo e le amicizie
Le mie figlie ed io siamo arrivate a Palermo in aereo e atterrando nel pomeriggio tardo siamo state subito affascinate dai colori di un bollente tramonto e dall’ azzurro del mare che abbiamo costeggiato per arrivare al centro città.
Abbiamo scelto da casa dove dormire la prima notte, lasciandoci ispirare da un blog insolito ed interessante: quello del B&B Piccola Sicilia ed io, curiosa come una scimmia, sono voluta andare a conoscere di persona colei che nel blog si definisce “la Mirandolina dei nostri giorni”.
Ecco la prima emozione forte: Raffaella Saba, colei che ci ha accompagnate a conoscere il Mercato del Capo, la Cattedrale di Palermo, deliziandoci, durante il percorso, meglio di una guida turistica: lei era con noi, era solo nostra ed era in effetti parte di noi. Mai avuta migliore accoglienza in vacanza.
Nel suo B&B ho vissuto la calma di una vera prima colazione ed è forse questo B&B l’ingrediente segreto di una vacanza strepitosa. Pensate, che la settimana successiva siamo tornati nuovamente a Palermo all’arrivo di Mariomio (unico e grande marito da sempre).
Senza Raffaella, ho trovato una Palermo diversa, caotica in centro come sempre, ma bellissima nel suo genere.
C’è ancora molto lavoro da fare per valorizzarla agli occhi dei turisti, ma posso affermare con certezza che è stato sicuramente insufficiente il tempo dedicatole, non avendo potuto visitare che solo poche delle sue meraviglie artistiche.
Tornerò indubbiamente, con calma e presto, per approfondire la sua conoscenza e visitare quanto non ho potuto, per incontrare anche nuove amiche di blogging conosciute da poco e godere ancora della bellezza siciliana di ogni angolo.
Arigento e i parenti
Da Palermo ci siamo spostate in provincia di Agrigento, dove vivono i miei parenti e lì ho ritrovato una gran confusione: molti paeselli che abbiamo visitato sono, sì, negli anni, cresciuti dal punto di vista edilizio e commerciale, ma senza nessuna prerogativa al turismo.
Pochi sono proiettati all’incremento del turismo, nessuno pensa a creare per crescere; anzi, a volte abbiamo notato poca cura e scarso interesse per ciò che è vecchio, antico, storico e archeologico, valutato invece dai non autoctoni come oro puro.
In altre zone dell’agrigentino invece, al mare, ho scoperto spiagge e riserve naturali ben attrezzate. Persino a Borgo Bonsignore, dove io e le mie sorelle, da piccole, andavamo al mare, con l'auto fin sopra la sabbia, con la 600 guidata da mio cugino Enzo.
Ho goduto il fresco della Riserva Naturale dei Platani e le limpide acque del Mediterraneo dai colori esotici, con sabbia bianca e dune meravigliose.
Su consiglio del mitico cuginetto Ciro, che mi chiamava “Nicarè” (piccola), ci siamo emozionate anche ad Eraclea Minoa e a Bovo Marina, che abbiamo trovato, pur essendo luglio: spiagge poco popolate e quindi molto piacevoli con (neanche a dirlo) un mare bellissimo.
Ciro ci ha portato anche in montagna e lassù in alto, a Caltabellotta. Quel pomeriggio c’era un bel venticello, il panorama era da favola su tutta la vallata. I giovani hanno arrancato persino fin sopra la cima del “pizzo di Caltabellotta", come lo chiamano in zona.
Indimenticabili ragazzi: Giovanna, Domenico e Ciro. Belli, bravi e cari, che spero di rivedere prestissimo: grazie di tutto! Calore, amicizia ed affetto (io credo anche AMORE E BONTÀ) in mille abbracci tra noi nella grigliata a casa di Vito per il compleanno di mia figlia, con una torta, ma che dico… due torte confezionate da un amico pasticcere con ricotta preparata al momento per noi.
Sicilia e Hawai'i
Molto di quest’isola ricorda alla mia anima caotica le mie amate isole Hawai’i, ma di questo parlerò in dettaglio in un prossimo articolo. Ho trovato profumate plumerie nei giardino e in vaso, rocce nere ed acque cristalline, montagne e mare e caldo; e poi sole: sole ovunque…
Ho visitato velocemente anche il sud di quest’isola. Oltre ad avere un mare di inenarrabile bellezza, è terra di tante contraddizioni e conserva un patrimonio artistico inestimabile. Il barocco siciliano di Modica, Noto e Siracusa che non può essere visto velocemente. Questo territorio deve essere una vacanza a sé e meriterà sicuramente un’altra mia visita.
Quelle infinite distese di serre di pomodorini ed altrettante terre abbandonate colpiscono il cuore anche ai più insensibili nel pensare a quanto di meglio si potrebbe fare laggiù, con quel sole caldo e bello, risolvendo almeno in parte il problema dell’abbandono di case e di fughe all’ estero.
E poi Siracusa e Ortigia sono di una bellezza infinita, oserei dire senza esagerare: commovente.
A tavola, nei ristoranti, non si sa cosa scegliere. Quei sapori sono nuovi per noi e sono profumati di sole, sanno di mare e di dolce. Non trovo altre parole per definire il loro cibo se non “divino”.
Sensazionie emozioni
Se parliamo di sensazioni, poi, non posso tralasciare il mio sguardo inebetito davanti ai colori dei tramonti e delle coste rocciose. Ho detto più volte che mi piacerebbe vivere lì per sempre, mi basterebbero davvero poche cose. Un terrazzino o un balcone fronte mare, un orticello per il marito e il poter comodamente sognare di viaggi lontani e nuovi paesi da scoprire, magari scrivendo qualche articolo per condividere le emozioni di ogni giorno!
La costa tra Palermo e Trapani ha invece delle riserve naturali di inestimabile bellezza. A volte ci sono lunghe passeggiate da affrontare per arrivare al mare che noi, con i 40°C fissi ed il marito che mal sopporta il caldo torrido, non abbiamo visto. In ogni città visitata mi venivano incontro paesaggi da favola e scorci indimenticabili che sembravano dirmi: “devi tornare, noi ti aspettiamo ancora”.
... e le Egadi...
In un’escursione in barca alle isole Egadi ho capito anche che un altro viaggio a parte sarà da organizzare per le isole. Non si può vivere senza averle conosciute: questa è una certezza.
Gli ultimi giorni li abbiamo trascorsi nei dintorni di Selinunte ospitati da mio cugino Rino (GRAZIE CUG!). Ci ha lasciato vivere per 5 giorni in un paradiso tropicale di fiori e piante, con un giardino di arance sul retro (le piantagioni di agrumi in Sicilia si chiamano Giardini).
Svegliarsi qui al mattino è stato piacevolmente meraviglioso! Rigenerante direi!
Da lì ogni giorno siamo partiti in auto per scoprire le spiagge più belle della zona: Porto Palo, Lido Fiori, Triscina.
E cosa dire del tramonto nel teatro antico di Segesta?
... e ancora sensazioni...
Antichi templi e stavo bene.
Spiagge e stavo bene.
Sole e stavo bene.
Mare e cielo unici e limpidi per tutto il tempo.
La Sicilia ci ha accolto magicamente, quasi ci aspettasse da tempo. In quei giorni sono stata serena, tranquilla e armoniosamente bene ovunque, dimenticando ogni problema e affanno della routine quotidiana.
“ Io amo pensare alla Sicilia come un luogo dove puoi trovare qualunque tipo di contraddizioni…
…Quello che a me sempre ha colpito è che, secondo me, l’isola, l’essere nati in un’isola ha accentuato la vena sognatrice dei siciliani. L’essere costretti ad immaginarsi che cosa ci sia dall’altra parte dell’orizzonte ha accentuato molto questa vena visionaria che mi è molto vicina, in qualche modo.” (G.Tornatore)
Concludo con un doveroso ringraziamento a chi mi sta incoraggiando giorno dopo giorno (con una pazienza certosina) a tirar fuori e tradurre in parole il mio pensiero e la mia anima (scrivendole sul web) le mie impressioni fatte di grosse emozioni e tanta tanta voglia di raccontare e condividere: il mio pubblico. GRAZIE di cuore a Silvia Ceriegi per questa splendida opportunità qui su www.trippando.it
Antonietta Alba
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