Vacanze sulla neve: l'importanza di scegliere gli sci giusti
Io amo sciare! Lo amo talmente tanto che mio marito, autodidatta, è stato costretto a rimettersi gli sci dopo anni, nella nostra primissima vacanza estiva, il 15 d’agosto!
Lo so già: pensi che mi sia confusa con le date, vero? No! La nostra primissima vacanza insieme l’abbiamo fatta in montagna ed io non potuto fare a meno di portarlo a festeggiare il ferragosto sulle piste del Plateau Rosà, Cervinia, Valle D’Aosta, dove si scia tutta l’estate.
Io amo sciare! Mia figlia è stata costretta a infilare i terribili scarponi a 3 anni. Sono 10 anni che scia senza saltare un inverno, adesso va in settimana bianca da sola, negli ultimi due anni sta affinando la tecnica accompagnata da guide alpine esperte in fuori pista e in neve fresca.
Io scio, più o meno regolarmente, da quando avevo 8 anni, per poche settimane o weekend l’anno, ma lo sci è davvero come la bicicletta, non si disimpara mai.
Ho frequentato comprensori meravigliosi, altri un po’ meno famosi e un po’ meno corposi dal lato chilometri e numero delle piste e ho ovviamente le mie preferenze: non sono sciatrice agonista, mi piace sentire l’aria sulla faccia e lo scricchiolio della neve sotto le lamine, adoro frenare scenograficamente (leggi facendo la nuvola di neve), non sono più spericolata come una ventina di anni fa, ma la velocità da crociera non è il mio forte, adoro fermarmi a bordo pista e osservare i boschi o le cime, mi piace cambiare prospettiva, mi annoio a sciare sempre sulla stessa pista. I miei comprensori preferiti soddisfano tutte queste caratteristiche del mio essere sciatrice: tutto il comprensorio del Sella Ronda in Trentino, la Via Lattea in Piemonte, Zermatt in Svizzera, Montgenevre e Deux Alpes in Francia. Comprensori che comprendono un elevato numero di km da percorrere per non annoiarsi del panorama!
Chi deve imparare o affrontare le piste per la prima volta potrà scegliere fra una moltitudine di comprensori sciistici perfettamente adatti a chi non è decisamente esperto e necessita di avere insegnanti professionali e gentili (i maestri di sci sono tutti belli, buoni, simpatici e gentili), e piste di tecnicamente adatte anche ai livelli dei bambini e dei principianti.
Sciare è uno sport bellissimo, e questo si è capito, ma anche pericoloso. La maggior pericolosità è data dal non avere una profonda conoscenza delle regole fondamentali.
Guideresti un’auto senza aver mai fatto una lezione di guida?
Guideresti un’auto senza conoscerne le condizioni meccaniche?
Guideresti un’auto senza sapere il codice della strada?
Lo sci non è molto più pericoloso che qualsiasi altro sport, se affrontato con le giuste conoscenze e l’attrezzatura più adatta.
Mi viene in mente mio marito che l’ultima volta che abbiamo scelto gli sci per lui, si è sentito porre una domanda: “Che tipo di sciatore sei?”, lui ridendo e scherzando risponde “Sono un bel po’ buono!” (forma quasi dialettale per dire che è davvero molto bravo).
In realtà, lui se la cava abbastanza bene, ma non ha stile e tecnica da campioni, è autodidatta e ogni tanto gli sci se ne vanno per conto proprio e lui “ruzzola” lungo le piste nere, sollevando nuvole di neve e seminando pezzi lungo il percorso che io e la figlia passiamo a recuperare.
Ognuno di noi dovrebbe farsi quella domanda “Che tipo di sciatore sei?’” e rispondersi nel modo più onesto possibile, perché in base alla risposta che siamo in grado di darci, cambiamo di molto le caratteristiche dell’attrezzatura che bisogna usare per sciare.
A parte l’abbigliamento, che deve essere quanto più tecnico e comodo possibile, per permettere la traspirazione e il mantenimento della temperatura corporea (se senti freddo, t’irrigidisci e rischi di non sciare bene e farti male), gli attrezzi indispensabili, irrinunciabili e fondamentali per ogni tipo di sciatore, sono scarponi, attacchi e sci.
Nell scelta di ciascuno di questi è assolutamente necessario non seguire la moda, ma cercare il miglior prodotto adatto alle nostre caratteristiche sportive.
Per quale ragione è fondamentale scegliere in base alla tipologia di sciatore che siamo?
Torno di nuovo all’esempio dell’auto: abiti nel nord della Norvegia, compreresti le gomme per la tua auto adatte per il deserto del Sahara? No? Perché?
Con gli sci vige la stessa legge: per la tua sicurezza! Gli sci sono come le gomme della tua auto e devono essere adatte al tipo di percorso che devi fare, all’auto sui cui le devi montare e anche al tipo di guida che sei abituato a tenere.
E’ fondamentale scegliere lo sci in base alla propria caratteristica fisica, secondo il proprio livello, in base al proprio stile di sciata.
Ci sono sci che sono pensati e studiati per essere usati per caratteristiche fisiche più leggere o più massicce, sci studiati per un approccio sportivo alla pista, sci pensati per una sciata tranquilla con diagonali lunghe, sci da fuori pista, da ghiaccio e da neve fresca, sci da gobbe e sci per piste perfettamente tirate dai gatti delle nevi.
Ci sono sci le cui caratteristiche riescono a compensare almeno un paio di particolarità di sciata, perché se è vero che per la nostra sicurezza è importante scegliere lo sci adatto e anche vero che nello stesso giorno può capitare di sciare su una pista perfettamente preparata, ma anche sulle gobbe.
Quello che cambia nei vari tipi di sci, sono i materiali e la conformazione stessa dello sci. Quando io ho iniziato a sciare, gli sci erano lunghi e affusolati, le punte ben definite e l’altezza andava scelta in modo che gli sci superassero l’altezza dello sciatore. Con il passare degli anni, gli si sono accorciati (a parità di altezza dello sciatore) le punte si sono arrotondate, lo sci è diventato meno affusolato e più largo come superficie di appoggio sulla neve.
Ovviamente con il passare del tempo e con gli studi fisici e aerodinamici i miglioramenti sono verificabili, io mi trovo molto meglio con la tipologia di sci allargata, rispetto a quando ho cominciato a sciare, a volte davvero mi è scappato di dire che sembrava che gli sci facessero le curve da soli.
Requisito fondamentale per acquistare un paio di sci adatti, è essere obiettivi con se stessi e capire livello e tipo di sciatore che sei.
Secondo requisito: affidarsi a un rivenditore specializzato che generalmente conosce le caratteristiche di ciascun prodotto che vende. Indicare onestamente le proprie caratteristiche, e cercare di non compiere la scelta solamente per moda, non è che scegliere gli sci che usa quel campione di slalom gigante fa automaticamente di te un campione della stessa portata.
Terzo requisito: informarsi sui modelli preventivamente. Prima di andare in negozio magari è bene informarsi sulle opinioni che gli altri sciatori o i collaudatori, rilasciano in occasione dei ski test come ad esempio quello organizzato da ProSkiLab™ad ogni stagione. Banchi di prova, dove collaudatori espertissimi e/o semplici sciatori della domenica sono chiamati a passare una giornata sulle piste con i materiali messi a disposizione dalle case costruttrici o dai rivenditori che hanno organizzato il test. Le opinioni sono generalmente molto imparziali, i commenti tecnici ma alla portata di tutti e le indicazioni preziose, perché si sa, anche fra i rivenditori, a volte qualcuno preferisce venderti il suo sci preferito piuttosto che consigliarti al meglio. Arrivare con un minimo d’informazioni e idee sul prodotto che si vorrebbe acquistare, non è una cattiva idea.
Adesso sei pronto a comprare il tuo primo paio di sci! Le piste ti aspettano, casco in testa (anche se obbligatorio solo per i minori di 14 anni) e attento alle code: c’è sempre qualcuno che passa sulle code dei tuoi sci nuovi!