Non è banale gestire un blog ai tempi del Coronavirus. Nel gruppo Blogging Experience diversi blogger, in questo periodo, hanno chiesto consigli e "illuminazioni" su cosa scrivere sul loro blog durante l'emergenza Coronavirus, essenzialmente per due motivi:
Lunedì 23 marzo alle 11,30 sarò in diretta nel gruppo Blogging Experience (dove vi invito, se non ci siete già!), proprio per parlare di come gestire un blog in piena emergenza Coronavirus.
È ovvio che la gestione di un blog, in questo periodo in cui muoiono centinaia di persone in Italia non è questione di vita o di morte. Il blog può anche attendere, soprattutto per chi non è un blogger a tempo pieno.
Ma...
Ma i blog hanno, di fatto, due finalità, che in questo momento, più che mai, possono servire a chi li legge abitualmente: i blog informano e intrattengono, ovvero "sono utili" e "svagano". E in questo momento non c'è niente di meglio, per tutti, che un po' di utile svago.
Durante il Coronavirus ci sono blog che "esplodono" di visite (per esempio i blog di cucina) e blog che si spengono come candele (per esempio i blog di viaggi).
Ovviamente la risposta è "dipende" e, soprattutto "dipende dal tipo di blog":
Per Trippando, che si occupa per lo più di viaggi o, comunque, di attività legate ad essi e che in questo momento avrebbe le visite calate a picco, la parola d'ordine è stata "riconversione": ho mutato provvisoriamente piano e calendario editoriale nell'ottica di fornire ai miei lettori articoli che fossero di loro interesse: ho così creato articoli che sono delle piccole guide per viaggi da fare da casa, attraverso musei visitabli online (musei del mondo, musei italiani e piccoli musei italiani), attività sportive da fare da casa, spettacoli teatrali da godersi in poltrona, solo per citare gli argomenti trattati finora, perché questo blog è il mio lavoro e non posso lasciare che si sgonfi come un palloncino dopo una festa.
Lo scriveva qualche giorno fa su Facebook Luisa del blog Italiaconibimbi (a proposito di articoli adatti a questo momento, potrebbe interessarvi il suo "In casa con i bambini: 10 siti con risorse gratuite per imparare e giocare"): "non sappiamo nulla delle vite degli altri, vi prego smettiamola di giudicare, di fotografare la gente per strada, ma soprattutto di inveire gli uni contro gli altri. Pensiamoci 100 volte prima di pubblicare qualcosa e domandiamoci se può dispiacere un'altra persona, non cancelliamo amici e conoscenti perché non la pensano come noi."
Ecco, se una persona "normale" deve pensare 100 volte a quello che scrive sui social, perché non sa nulla delle vite degli altri, chi ha un blog deve pensarci su 1000 volte. Deve usare la massima delicatezza, deve pensare che dall'altra parte ci può essere un infermiere o un medico fuori turno, alla ricerca di un momento di svago; può essere una persona a cui è appena stato diagnosticato il Covid-19, in cerca di un po' di svago; può essere qualcuno a cui è appena morto un congiunto, per via di quel maledetto virus con la corona. E anche lui starà cercando un po' di svago.
C'è un'altra cosa da tenere presente nella gestione e scrittura di un blog ai tempi del Coronavirus: che scrivere aiuta. Molto. Scrivere aiuta a far fluire i propri pensieri. Non voglio dire che sia un antidepressivo, ma aiutaa stare meglio. Come ho raccontato nel mio ultimo libro I caffè della libertà, a me il blog è servito molto per combattere la depressione post partum. Dunque scrivete, scrivete, scrivete. Con delicatezza e rispetto per gli altri, ma usate il blog anche per liberare i vostri pensieri.
Con un blog non si può di certo sconfiggere il Coronavirus, ma si può usare il blog per regalare e regalarsi momenti di serenità.
Ho appena creato un videocorso utile per chi sta iniziando ora a bloggare, non è convinto del suo blog o ha perso la rotta. Tutte le info sono disponibili qui: https://www.trippando.it/piano-editoriale-corso-online/
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