
Corleone – Il nostro tour siciliano sfatando i luoghi comuni
È passato ormai un po’ di tempo dalla nostra visita in Sicilia, nel paese di Corleone. Ammetto di aver fatto fatica a trovare le “giuste parole” per raccontare il nostro tour. Descrivere la Sicilia in poche parole penso che sia limitativo. È molto difficile riassumere in poche righe le innumerevoli opere d'arte e le infinite bellezze naturali che contiene questa isola “triangolare” contornata da isole minori. Uno scrigno ricchissimo di opere d'arte ed architettoniche, coloratissimo, con un habitat naturale variegato; una terra che vanta alcune fra le più belle riserve naturali e marine d'Italia.
La Sicilia e i suoi luoghi comuni
La Sicilia per noi è stata anche lo scoprire di come alcuni luoghi comuni e pensieri popolari potessero venir “smontati” in pochissimo tempo, già dal nostro arrivo. Quando uno pensa alla Sicilia infatti, pensa subito al sole, al caldo in qualsiasi stagione dell’anno e a gente che inaspettatamente gira in maglietta maniche corte anche in inverno.
Beh, questo è il primo luogo comune sfatato.
La nostra Sicilia è stata ventosa, fredda e piovosa e per un soffio ci siamo persi anche la nevicata del giorno precedente il nostro arrivo. Tutto questo, però, passa in secondo piano. Il freddo è stato colmato dal calore delle persone del luogo e dal buon cibo che ha scaldato animi e corpo.
La vera cosa che non passa (e non deve passare) in secondo piano è il vero luogo comune che identifica molti paesi siciliani e in particolar modo Corleone, un pensiero che molti (non tutti per fortuna) associano inesorabilmente, ovvero: “Sicilia uguale solo ed esclusivamente a Mafia, Coppola e Lupara, Padrino e cosi via”.
Corleone e i luoghi comuni
Durante la nostra visita a Corleone abbiamo potuto incontrare, parlare ed avere scambi di idee con alcuni giovani abitanti del luogo. Questo ci è bastato per capire quanto questo luogo comune li ferisca.
I loro loro sguardi e le loro emozioni lasciano tarsparire tristezza al sapere che le persone non riescono a vedere al di la dell’ombra nera cittadina creata nel corso della storia, perché volenti o nolenti anche questa è storia d’Italia.
Se guardiamo senza troppi pregiudizi, magari chiudendo gli occhi e ascoltando con il cuore, potremmo vedere la vera anima di Corleone e la forza di alcuni ragazzi che in un progetto, il progetto INTUS Corleone, stanno riportando alla luce le bellezze di una città e la sua antica storia.
Il Castello Sottano, la chiesa di San Bernardo, la chiesa di San LeoLuca, i resti dall’antico acquedotto del 1746, il Laboratorio della Legalità, il Museo dedicato a Pippo Rizzo, famoso pittore futurista corleonese nonché insegnante di Guttuso: queste sono solo alcune delle cose interessanti di Corleone, cose che troppe volte passano in secondo piano perché sovrastante dal ridondante luogo comune e unico pensiero, un luogo comune che è arrivato il momento di sfatare!