La magia di Quinta da Regaleira a Sintra

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Lisbona. Dalla bellissima stazione di Rossìo, prendete il primo treno in partenza e scendete al capolinea.

Il paesaggio che scorre dal finestrino diventa sempre più verde e l’aria più fresca. Siete arrivati a Sintra, un piccolo gioiello portoghese immerso nella natura lussureggiante.

L’atmosfera cambia non appena uscite dalla stazione: la magia è avvolgente e vi sembrerà di vivere fuori dal tempo, proprio come in una favola.

Sintra

Sintra è una cittadina elegante e preziosa che si appoggia dolcemente alla collina. Una destinazione sempre inclusa nell’itinerario quando si visita Lisbona per qualche giorno, famosa per i propri palazzi in stile manuelino, i giardini, le residenze lussuose, il Castelo dos Mouros e il coloratissimo Palácio da Pena.

A Sintra c’è anche altro, non sempre pubblicizzato allo stesso modo come per le due attrazioni appena citate. Se volete visitare qualcosa di surreale, recatevi alla Quinta da Regaleira, facilmente raggiungibile dalla stazione camminando per una decina di minuti. L’ingresso costa pochi euro ed è possibile comprare audioguide o partecipare a tour guidati.

Quinta da Regaleira palazzo

Quinta da Regaleira

Il palazzo principale è stato progettato all’inizio del ‘900 dall’architetto italiano Luigi Manini su commissione del proprietario dell’epoca António Augusto Carvalho Monteiro. Voleva far costruire uno spazio che rispecchiasse i propri interessi ed ideologie, ricordando il glorioso passato portoghese attraverso lo stile manuelino, fortemente legato all’epoca delle scoperte.

Prendetevi del tempo per esplorare i quattro ettari del giardino circostante. Annusate i fiori che lo colorano, perdetevi nei labirinti oscuri, specchiatevi nel laghetti e riposatevi nelle panchine arricchite dalle sculture più svariate. Soffermatevi, soprattutto, sui dettagli dell’architettura manuelina: troverete figure sempre diverse, uniche e bizzarre: animali, fiori, nodi navali e tanto altro.

Quinta da Regaleira giardino

La particolarità di questo luogo è data dai richiami gotici, esoterici, mitologici e massonici. Per quanto riguarda i riferimenti alle divinità classiche, cito il Patamar dos Deuses e la Grotta di Leda dedicata all’omonima figura della mitologia greca che era stata sedotta da Zeus sotto le vesti di un cigno.

Quinta da Regaleira grotta

La massoneria a Quinta da Regaleira

Entriamo in ambito massonico. Il Pozzo Iniziatico, con la sua scala a chiocciola scivolosa e muschiosa, è una spirale di nove piani che rappresentano l’inferno, il purgatorio e il paradiso dell’opera dantesca.

Si scende per circa 30 metri verso il buio, fino ad arrivare ad una pavimentazione in marmo con il disegno di una rosa dei venti sopra ad una croce dei templari. L’odore di umidità è forte e spesso troverete il pavimento ricoperto d’acqua. Questo pozzo è definito “iniziatico” perché pare sia stato usato per i riti di iniziazione massonici, come suggerisce il forte simbolismo dei nove piani della spirale.

Da qui partono diversi tunnel che portano all’Entrada dos Guardiães, al Lago da Cascata e al Poço Imperfeito, un secondo pozzo chiamato così poiché incompiuto. Un tempo in questi tunnel bui abitavano numerosi pipistrelli, ma la presenza dei turisti li ha costretti a cambiare rifugio. Vi consiglio di usare una torcia: alcuni punti non sono illuminati ed è difficile orientarsi.

Quinta da Regaleira pozzo iniziatico

Grotte, cascate, labirinti, pozzi, torri, palazzi maestosi e giardini esotici. La fantasia e la stranezza di questo luogo saranno impressi nella vostra memoria per sempre. Sono sicura che ne sarete molto soddisfatti e soprattutto vi sembrerà di aver visitato un posto immaginario, avvolto nel silenzio del parco di Sintra che per ettari ed ettari sfoggia ogni sfumatura di verde.

Quinta da Regaleira veduta

Oggi la Quinta da Regaleira è di proprietà del comune di Sintra ed è sede della fondazione Cultursintra che si occupa della conservazione e promozione del patrimonio artistico, storico, naturale ed architettonico della città, la quale vanta con orgoglio l’appartenenza alla lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.

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