
Germania con adolescenti: un viaggio a Berlino e Monaco
Continuano i racconti dell'estate dei nostri lettori. Oggi è la volta di Gina, moglie e mamma di due maschi adolescenti a tempo pieno. Ama il mondo della scuola, cui partecipa attivamente come genitore. È una donna creativa, cui piace riciclare dando nuova vita agli oggetti, creandone altri; ama leggere e, ovviamente, viaggiare. Gina è una persona curiosa, che ama conoscere ed imparare sempre nuove cose. Quello che ci racconta qui è il suo viaggio in Germania, con i suoi figli adolescenti.
Germania con adolescenti: diario di viaggio
Anche per quest’anno, col solito dispiacere, la nostra vacanza è terminata. Siamo in quattro a viaggiare: io e mio marito e due figli adolescenti che per fortuna hanno ancora voglia di scoprire il mondo insieme a noi. Dovendo viaggiare a ridosso del Ferragosto (di solito ci muoviamo a settembre), abbiamo scelto una meta dove il Ferragosto, appunto, non si festeggia: la Germania e, più precisamente, la parte est. In aereo da Napoli a Monaco, lì abbiamo noleggiato un’auto per dirigerci verso Berlino e godere dei meravigliosi paesaggi tedeschi, perché io sono del parere che una terra la scopri veramente quando ti allontani dalle grandi città.
In realtà, avendo più volte visitato la parte occidentale, devo ammettere che il paesaggio all'est è più arido e povero, meno “curato”, se vogliamo… Pur essendo Berlino la nostra meta, non abbiamo disdegnato una capatina a Lipsia sulle orme di Schiller e Goethe, Bach e Wagner. Un pomeriggio per ammirare le bellezze del, centro con i suoi palazzi dalle facciate lavorate.
Berlino con adolescenti
Cinque giorni nella città del “muro”, invece, ci hanno permesso di capire meglio la storia di Berlino e della stessa Germania prima e dopo il 1989. Il Muro è una presenza costante a Berlino, non solo per un fatto puramente commerciale (sono tanti i souvenir con pezzi di muro, spesso falsi), ma perché per tanto tempo ha reso Berlino ovest, ricca e sviluppata, una sorta di ghetto all’interno di una nazione.
La città è ancora un cantiere: più di un monumento o chiesa è deturpato da gru che lavorano, ma la bellezza di alcune strutture è indiscutibile. Alexanderplatz rappresenta il centro di tutto, sembra che il mondo intero si sia riversato nella vastità di questa piazza: gente di ogni razza ed ogni colore. Nonostante i tanti chilometri quotidiani, perché Berlino te la godi se giri a piedi, abbiamo cercato di vivere a pieno questa città che pullula di storia e di cultura, siamo passati dal Tiergarten a Potsdam, dai resti del muro ad Alexanderplatz, da Potsdamer Platz al luogo che fu il quartier generale del Reich.
Abbiamo scoperto anche delle curiosità inimmaginabili: voi sapevate che Berlino è la patria del Vegan? Non so come sia possibile, visto che l’alimentazione prevalente per i tedeschi è a base di wurstel e carne in genere, ma è così!
Berlino è una città che merita il tempo che vi si trascorre, anche se chi cerca la pulizia tipica della cultura tedesca non la trova: di mozziconi di sigarette sono pieni anche i marciapiedi berlinesi! I tedeschi, però, la cultura del bello ce l’hanno, ed una piantina messa lì, al posto giusto, vicino ad uno scorcio particolare, allieta la vista e allarga il cuore.
Monaco di Baviera con adolescenti
Lasciata Berlino, non potevamo non dedicare almeno un giorno a Monaco di Baviera (davvero poco, ma questi erano i giorni a disposizione). Non avremmo per nulla perso la visita al campo di concentramento di Dachau, appena fuori Monaco: non potevamo non far vedere ai nostri figli di cosa è stato capace l’uomo e quanto il popolo ebreo (e non solo) sia stato oltraggiato. A Dachau il tempo sembra essersi fermato, e così il nostro cuore: vedere le camere a gas e i forni crematori ci ha lasciato una sensazione di forte turbamento; le immagini affisse alle pareti, di mucchi di corpi ridotti pelle ed ossa, ormai privi di vita, non può lasciare indifferenti. E non deve.
Le bellezze di Mariannenplaz, la piazza principale di Monaco, con la maestosità del municipio, le tante finestre fiorite, i palazzi, le birrerie, ci ha ridestato, consentendoci di chiudere con serenità questa splendida vacanza “culturale”. Una piccola curiosità: in Germania l’acqua vale quanto l’oro nei ristoranti e negli autogrill: vi consiglio di fare scorta al supermercato!
Ed ora si sospira un anno intero in attesa di scoprire un nuovo angolo di mondo…