Lavoro: quando le lingue straniere diventano un imperativo
Il mondo del lavoro oggi è ostico, non possiamo negarlo, c’è tanta concorrenza, pochissime offerte di lavoro e molte società internazionali richiedono un cv completo che preveda la conoscenza di almeno due lingue straniere. Tra le più gettonate l’inglese, il cinese, il portoghese, lo spagnolo ed il tedesco.
Districarsi tra tutte queste differenti lingue non è semplice, c’è chi ha la fortuna di avere dei genitori cosmopoliti con cui hanno viaggiato fin da bambini, chi ha un padre o una madre straniera, oppure chi ha vissuto i primi anni di vita in una struttura scolastica bilingue.
Ma per coloro che invece sono entrati in contatto con solo la lingua italiana quali sono le soluzioni per ottimizzare le proprie competenze linguistiche? Basta guardare qualche serie tv con i sottotitoli in lingua originale e magari frequentare le serate Erasmus in discoteca?
Noi pensiamo di no ed ecco che arrivano in aiuto i soggiorni studio all’estero, dei programmi pensati ad hoc per gli over 16, i liceali di oggi che devono pensare al futuro professionale e puntare a diventare dei cittadini globali.
Questi percorsi di studio permettono al teenager di lasciare per qualche tempo il proprio liceo o istituto professionale e di scoprire nuove metodologie di insegnamento, laboratori extracurriculari e stili di vita.
Tra le destinazioni più gettonate ci sono gli Stati Uniti, l’Australia, il Canada ed infine il Nord Europa.
Queste esperienze sono prima di tutto formative in ambito professionale, in secondo luogo permettono un’evoluzione a livello personale. Essere come dicono gli anglosassoni open minded significa abbracciare tradizioni diverse, sperimentare e soprattutto vivere un momento della propria vita che rimarrà un ricordo prezioso per molto tempo.
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