Le Madonie: immergersi nella natura ed avere la Sicilia ai piedi
La Natura non si spiega: si vive, si respira, si abbraccia. Le Madonie sono natura.
La Natura non è Arte, che si può apprezzare o non apprezzare ma che é sempre razionalmente catalogabile, e che può anche essere spiegata ed illustrata a chi non la comprende. La Natura è un mondo fatto di istinto, di sensazioni, di percezioni, è qualcosa di immediato.
Sulle Madonie tra Caltavuturo e la riserva naturale di Granza
Nel quarto giorno del blogtour #vivintensamente ci siamo mossi tra Caltavuturo e la riserva naturale di Granza grazie a una guida d'eccezione Tommaso Muscarella. Narratore, guida, virgilio, quasi uno spirito dei boschi locali.
Ci ha portato per mano a scoprire luoghi, mondi naturali, dimensioni e panorami che soltanto chi conosce approfonditamente e ama senza misura la propria terra conosce e sa narrare.
Siamo stati a Terravecchia, località che anticamente era Caltavuturo. Qui sorgevano un castello, le chiese, le case prima che gli abitanti li abbandonassero scendendo a valle e dando origine all'attuale abitato.
Oggi su questo picco alto e battuto dal vento restano, monito alla caducità umana, antichi ruderi che si stagliano contro il cielo. Da qui lo sguardo spazia a 360 gradi su tutta la Sicilia sottostante: strade, valli, borghi, coltivazioni, foreste, gli alti e sassosi monti delle Madonie e lo scintillante blu del Mediterraneo.
Le sensazioni e le emozioni che la Natura trasmette sono personali e non sempre facilmente condivisibili; eppure penso che nessuno davanti a un tale spettacolo come quello che noi abbiamo avuto la fortuna di ammirare potrebbe rimanere indifferente.
Con lui muovedendoci nei dintorni di Caltavuturo abbiamo scoperto ulivi che con volti quasi umani osservano chi viene a disturbare la loro pace. Con lui ci siamo arrampicati su rocce scoscese verdi di muschio in cui fanno timido capolino funghi finocchietto selvatico fiori ed essenze del sottobosco. È con lui che abbiamo percorso viottoli freschi di ombra e umidi di buio che conducono ai nascosti antri che furono rifugio sicuro per i briganti. Abbiamo vissuto in prima persona la Natura multiforme di questa parte della Sicilia e siamo rimasti a bocca aperta davanti alla maestosità che naturalmente trasmette.
E tutto questo l'ho potuto fare anch'io, che non sono esperto camminatore e che non sono famoso per le mie doti atletiche e di equilibrio. Tra le doti di una brava guida c'è anche quello di comprendere chi sono le persone che conduce al fine di portarle in completa sicurezza verso la destinazione. Ed io non mi sono nemmeno sbucciato una mano!
C'è tutto un mondo nascosto a portata di mano che aspetta di essere vissuto per regalare profonde ed intime emozioni.