Mini-guida per visitare le Cinque Terre (in treno e con bambini piccoli)
Potenza della rete: Federica ha letto il mio post sull'Acquario di Genova e subito le è venuto voglia di ripetere il nostro itinerario. Ed eccomi qui a darle un pò di dritte pre-partenza anche sulle Cinque Terre, con una mini-guida per visitare le Cinque Terre con un occhio al portafogli ed uno al passeggino da movimentare.
Cinque Terre in treno: la Cinque Terre Card
Muovendosi con bambini passegginati al seguito, a noi è sembrato molto comodo il treno: dalla stazione di La Spezia la frequenza oraria dei treni diretti a Rimoaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso (i cinque borghi chiamati Le Cinque Terre) è notevole e, anche di giorno festivo (noi eravamo lì per Pasqua!): giusto il tempo di comprare i biglietti e c'è già il treno pronto per iniziare l'avventura.
Per chi arriva col treno da un'altra destinazione o per chi è riuscito a trovare un buco libero attorno alla stazione di La Spezia, consiglio vivamente di non fare un biglietto specifico, ma di acquistare la Cinque Terre Card.
La vendono all'Ufficio del Parco delle Cinque Terre, al binario 1, dopo l'edicola. Costa 10 euro al giorno per gli adulti e sei euro per i bimbi sopra i 4 anni, è nominativa e dà libero accesso sui treni nella tratta La Spezia-Monterosso (la più lontana delle cinque terre), oltre che ai sentieri "a pagamento", quelli costieri che collegano una terra all'altra.
Consigli per visitare le Cinque Terre con i bambini
Il mio consiglio spassionato è quello di salire sul treno e scendere dove vedete che scende meno gente. Non so perchè, ma ci sono delle "orde" di turisti in alcuno paesini sì ed in altri no. in maniera incontrollata. Magari si accumulano due o tre gruppi e "intasano" tutto.
Ecco, noi con questo metodo, partenza da La Spezia alle 13.15 e rientro alle 18.30, ci siamo visti con calma Monterosso e Vernazza.
Mangiare alla Cinque Terre
Col passeggino da movimentare ci si fanno un po' di muscoli alle braccia (soprattutto se il giovane leone, ad un tratto, ci si addormenta su e, siccome dispiace svegliarlo, si trasborda bimbo e passeggino!). In ogni borgo ci saranno posti più o meno economici dove mangiare: dalle molte (ottime ed economiche) focaccerie ai ristoranti su mare, anche roba di lusso. Noi abbiamo pranzato a Monterosso, da Barabba. Ha una bella veranda sulla spiaggia, i prezzi sono "umani" ed il cibo decisamente buono, soprattutto se come ingrediente principe scegliete le Acciughe di Monterosso, che sono presidio Slow Food.
Ed alle Cinque Terre cosa fare? Per me c'è una risposta sola. Godersele! Il solicchio in autunno o inverno, un bel bagno in tarda primavera o estate.
Gironzolare per i borghi, addentrarsi nei sentieri. O magari godere, come noi, di una splendida mareggiata!
Cosa aspettate a partire? Scommetto che oltre che a Federica ho fatto venir voglia anche a voi? E allora tutti sul treno! Ciuf, ciuf!