Un pezzo di storia italiana a Pontedera: "Museo Piaggio"

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Io ho un sogno, vedere e vivere il mondo, perché nel mondo si trova la storia con tutte le sue evoluzioni di pensiero, di stile, di vita e di società.

A Pontedera ho trovato un pezzo di storia italiana che gli esperti del settore chiamano in senso ampio archeologia industriale, ma che in questo caso specifico si chiama OFFICINE PIAGGIO.
Le Officine Piaggio sono famose in tutto il mondo per la Vespa, che ha diffuso la sua immagine anche grazie a film come “Vacanze romane” di William Wyler (1953) e “La dolce vita” di Federico Fellini (1959), solo per citare i più famosi.

vacanze romane

Il successo della Vespa nel cinema e nel mondo è spiegato egregiamente dal regista Dino Risi: "Non si poteva non darle spazio in quegli anni. Dopo la guerra si andava a piedi; la Vespa è stata il primo mezzo di locomozione delle masse, costava poco e quindi era molto diffusa. Quando è uscita l’automobile ha avuto un ruolo nei film, così è stato per l’aereo e così sarà per ogni mezzo di comunicazione che sarà inventato in futuro".
Non tutti sanno però che la Piaggio nacque come officina ferroviaria e aeronautica, e proprio grazie a questo tipo di produzione riuscì ad espandersi a dismisura nel giro di pochi anni.
Sfortunatamente a causa di questa rapida crescita Pontedera fu bombardata dagli aerei nemici il 31 agosto 1943, perché considerata luogo strategico per la produzione di armi belliche.
Maggiori informazioni al riguardo le potete trovare al seguente link: Industria della Memoria.  
Dopo il conflitto mondiale l’Officina Piaggio fu costretta a reinventarsi e allora iniziò la produzione della Vespa.

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Arrivare al Museo Piaggio

Il Museo Piaggio si trova a pochi passi dal sottopasso della stazione che purtroppo non si trova nelle migliori condizioni, ma fortunatamente una volta usciti, dalla parte della periferia, lo scenario è completamente diverso.

Ci si trova di fronte ad un ambiente salubre, molto curato e totalmente risistemato. Qui, a primo impatto, il tempo sembra essersi fermato agli anni ’60. Il lungo viale che porta al museo è stato reso attraente da un muro mosaicato in stile Gaudì e da uno spazio espositivo ricavato in una parte della fabbrica dismessa.

muro di cinta del museo piaggio
esterno del museo piaggio

Su questo boulevard pontederese si affacciano altri due elementi degli di nota, la sede dislocata della Scuola Superiore Sant'Anna ed il parcheggio a pagamento.
Quest'ultimo è stato ottenuto svuotando parte del manufatto industriale della sua funzione produttiva, mantenendo inalterata la struttura a sostegno della copertura dentata che è stata in parte scoperchiata. Così è messo in risalto il telaio composto da capriate a prima vista in calcestruzzo prefabbricato, e in parte rivestita da pannelli fotovoltaici.

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Nel parcheggio si possono anche ammirare delle opere dello street artist fiorentino ETNIK, le cui immagini sono state prese dal suo sito internet ETN!K

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Il portale e gli spazi esterni

Poco più avanti si manifesta il portale d’ingresso al Museo Piaggio, oltrepassato il quale si apre la corte-giardino, foyer a cielo aperto del museo. Qui trovano spazio i grandi oggetti della produzione Piaggio.

In questo luogo è presente anche un altro elemento della storia dell’industria, visibile solo a chi sa cosa e dove cercare. Si tratta del primo logo dell’azienda: un motore stellare sul quale si innestano le ali dell’aeronautica. È riprodotto in tutti i timpani del corpo di fabbrica antistante al museo.

struttura del museo piaggio
museo piaggio esterno

Museo Piaggio: andiamo dentro

Oltrepassando il vetro veniamo invasi dai motori e ci ritroviamo catapultati nel mito della vespa.
Il Museo  Piaggio occupa i 3000mq dell’ex attrezzeria e ospita una collezione permanente costituita dalle collezioni Piaggio, Vespa e Gilera, simbolo della storia dei trasporti italiana e mondiale.

ape piaggio decorate

prime ape piaggio
vespe storiche
aerei piaggio
vespe al museo piaggio
vespa sidecar

L’ampio open-space privo di percorsi obbligati conferisce al mito della Vespa quella atemporalità che lo caratterizza e rappresenta il perno gravitazionale attorno al quale ruotano le molteplici attività correlate e autonome. Esse sono l’archivio storico, la zona per le esposizioni temporanee, la sala conferenze, il “little theatre” per gli audio-visivi, il bookshop e la mediateca.
L' interno conserva i caratteri dell’architettura industriale che si fondono con elementi nuovi che ricordano il mondo aeronautico. Spiccano tra tutti i pilastri cementizi caratterizzati da un capitello che oltre ad avere funzione di sostegno dei carriponte conferisce all’elemento strutturale una valenza estetica. E poi la progettazione dell’archivio, dove la presenza dei faretti posti rasoterra ricorda la pista di atterraggio e decollo dei veicoli.

museo piaggio struttura
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Insomma, tutto è studiato nel minimo dettaglio per enfatizzare la storia Piaggio. Anche l’arredamento del Bookshop non è lasciato al caso. I mobili minimalisti ricordano quelli di una fabbrica, ma il colore aggiunge quel calore che serve per attrarre il visitatore che difficilmente se ne andrà a mani vuote. I gadget Vespa hanno un design al quale un appassionato non può rinunciare!!

Vi lascio con gli ultimi due consigli:

  1. Non perdetevi quello che a mio avviso è il pezzo più pregiato di tutto il Museo, anche se non il più stravagante, la Vespa firmata da Salvador Dalì, maestro del Surrealismo;
  2. Guardatevi il film “LA MAREA SILENZIOSA" di Tommaso Cavallini.
museo piaggio

Per ulteriori informazioni sul museo potete consultare il sito della Fondazione Piaggio.

Tutti i diritti sulle immagini del museo sono di proprietà della Fondazione Piaggio Onlus.

 

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