La Cittadella del Carnevale di Viareggio
Per me che abito al confine tra la Provincia di Pisa e quella di Lucca, il Carnevale per eccellenza è quello di Viareggio. E Viareggio è il Carnevale. Viareggio (e gran parte dei suoi abitanti) vive tutto l'anno per il Carnevale.
Noi (io e il consorte, n.d.r.) lo scorso anno lo abbiamo vissuto e raccontato "da dentro", ovvero saltando su e giù per i carri e chiacchierando con i tanti figuranti, se così si possono chiamare.
Quest'anno, complice un invito di Serena di WishVersilia, ho mollato marito e figliolo a casa e sono fuggita con la comare (stiamo diventando un'associazione a delinquere, sappiatelo!) alla Cittadella del Carnevale.
... E mi si è aperto un mondo...
Un mondo di Carnevale. Con gli hangar, uno per ciascun carro di prima (i più grossi) o seconda (i più piccoli) categoria, rigorosamente chiusi, nonostante la prima uscita fosse già avvenuta. Perchè - vi chiederete (e mi son chiesta)? Perchè i mastri carrai, artisti e artigiani della cartapesta, sono estremamente gelosi delle loro creazioni. Prima del primo corso mascherato, tutto assolutamente è top secret. Ma anche dopo c'è un gran fermento nei vari hangar per aggiustare, rifinire, coccolare carri e "mascheroni".
La Cittadella del Carnevale è attiva e aperta tutto l'anno.
Il lavoro dei carristi va al di là del periodo del Carnevale. C'è il lavoro di preparazione dei bozzetti, la loro approvazione da parte del Consiglio Comunale di Viareggio. Quindi la preparazione degli stampi, l'inizio della lavorazione della cartapesta e infine pitture e movimentazioni delle parti meccaniche.
Nello spiazzo tra gli hangar in estate vengono organizzati concerti.
Ma la Cittadella del Carnevale non finisce qui: ci sono anche Le Botteghe della Cartapesta: un laboratorio/negozio dove vengono realizzate maschere e oggetti in cartapesta.
Le Botteghe della Cartapesta, Cooperativa Sociale per l'inserimento al lavoro di sordomuti, organizzano anche laboratori per grandi e piccini che vogliono cimentarsi nell'arte della cartapesta.
Anche noi, insieme alle altre blogger del gruppo, ci siamo messe alla prova. E' stato divertente e affascinante posare sullo stampo i pezzetti di giornale imbevuti di colla naturale (1 etto di farina in 1 litro d'acqua), vedere l'opera che man mano si creava. Prendere confidenza con lo stampo e con i materiali.
E vedere, per ora solo in foto, la zebra Zou per il mio bambinaccio bell'e pronta.
Andrò a ritirarla nei prossimi giorni. Quando non ha importanza, perchè alla Cittadella del Carnevale è Carnevale tutto l'anno!
Le ultime due foto sono di Serena Giovannoni, che ringrazio!