Come è ben noto su questo blog, la Croazia è la mia terra d’elezione. A Pola (Pula in croato) ho trascorso purtroppo solo una giornata, raggiungendola da Opatija durante il viaggio del 2007. Per andare da Opatija a Pula e viceversa, ci sono due possibilità: la prima è quella di prendersela comoda e godersi i panorami della costa attraversando le cittadine di Lovran e Labin. La strada non è delle più simpatiche, ma, data la breve distanza, si impiega comunque poco tempo. La seconda alternativa offre panorami più “montani” e consiste nel percorrere le comode superstrade A8 e A9, con passaggio del “tunnel Ucka”, che attraversa la montagna che domina Opatija e permette di guadagnare parecchio tempo.
Poichè Pula si trova nei pressi della “punta” della penisola istriana, può essere comodamente raggiunta anche dall’Italia, trovandosi a non più di un’ora d’auto dal confine di Capodistria.
Si tratta sicuramente di una città che merita di essere visitata e gustata con maggiore attenzione rispetto a come abbiamo fatto io ed Enrico, che ci siamo limitati ad una visita pseudo-culturale del centro storico.
Prima di raccontare ciò che abbiamo visto, elenco però ciò che è rimasto fuori dalla visita e che quindi vorrei fare/visitare a Pola quando ci ritornerò:
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mare sulla spiaggia di Medulin, che dicono sia molto bella;
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escursione alle Isole Brioni, Brijuni in croato, luogo dove Tito si ritirava in vacanza e riceveva i suoi famosi ospiti. Sono Parco Nazionale Croato per la loro bellezza e per la presenza delle specie animali (una sorta di zoo safari);
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Pula al tramonto e di sera.
Ma veniamo ora alle impressioni sulla città:
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piuttosto facile trovare da parcheggiare. Noi abbiamo lasciato la macchina sul porto nelle vicinanze dell’Arena (l’anfiteatro romano);
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interessante la struttura urbana: anche un occhio inesperto di architettura ma pratico di Croazia riconosce che è di tipo romano e non veneziano come gran parte delle altre città della costa;
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piuttosto ben conservati i monumenti, sempre romani, del centro storico, in particolare della piazza principale, l’antico “foro”;
Che altro dire di quest città: Pola “fa strano” a noi italiani. Fa strano perchè siamo in Croazia ma sembra di essere in Italia.