Visitare Venezia in due giorni: 5 consigli e il nostro itinerario

Due giorni potrebbero sembrare pochi per visitare Venezia, ma noi siamo riusciti a fare un bel giro, emozionarci molto e spendere anche poco (poco per Venezia, eh!), il che non è banale.

imbarcadero venezia

Ecco dunque, intanto, un po' di consigli per ottimizzare tempi e costi. Poi vediamo anche il nostro itinerario. Amici che ci seguono su Instagram e che hanno seguito i nostri due giorni a Venezia in tempo reale hanno già prenotato seguendo le nostre indicazioni.

Visitare Venezia in due giorni: 5 consigli per vedere di più e spendere meno

La cosa non banale a Venezia è quella di spendere "il giusto". Per questo, prima di raccontarvi il nostro itinerario, vi do subito un po' di dritte. Vi accorgerete di potervi permettere un viaggio a Venezia (anche pernottando in centro)!

1. Pernottare in centro

In questo momento storico "post Covid" (o quasi!) si riesce con facilità a ottimizzare costi e tempi, potendo permettersi di pernottare in centro. Con pochissimi turisti extraeuropei i costi degli hotel in centro a Venezia (cercando bene!) sono paragonabili a quelli di Mestre e il tempo recuperato negli spostamenti è infinito.

sala colazioni al ponte mocenigo venezia

Oltre alla bellezza, decisamente non trascurabile, di godersi Venezia di notte e di svegliarsi a Venezia, cosa che noi abbiamo trovato molto emozionante. Noi abbiamo soggiornato all'Hotel Al ponte Mocenigo, nel quartiere di Santa Croce, a dieci passi dalla fermata del vaporetto di San Stae. Posizione super e hotel bellissimo, comodo, pulitissimo e dalla colazione varia e abbondante servita in uno scenario incantevole.

2. Viaggiare "leggeri"

Se già non lo sapete, ve lo dico io: muoversi con i bagagli a Venezia non è banale, tra vaporetti e ponti. Sì, ci sono dei ragazzi che offrono servizio porta bagagli (li troverete a Piazzale Roma o fuori dalla stazione), ma se decidete di pernottare in centro, l'ideale è avere pigiama e spazzolino in uno zaino. Il nostro albergo ha un piccolo deposito bagagli, per cui l'ultimo giorno abbiamo girato leggerissimi e poi siamo andati a ritirare gli zaini prima di tornare verso il parcheggio.

3. Il parecheggio (o il treno)

Personalmente, sono una trenista e Venezia in treno è comodissima perché arrivate e siete lì, in centro, con l'acqua davanti e la città a portata di mano. Noi questa volta siamo andati in macchina, in quanto prima tappa di un viaggio più lungo. Abbiamo parcheggiato al Parcheggio Fluviale, pagando 15 euro ogni 12 ore (nella media, per Venezia)! Studiando un po' in rete potete trovare di meglio, prenotando in anticipo da alcuni siti di prenotazione parcheggi. Alcuni alberghi (anche il nostro!) offrono un piccolo sconto sui parcheggi comunali. Insomma: se ci investite un po' di tempo potete fare meglio di me!

4. La card Venezia Unica

La card Venezia Unica è una grande comodità sia per visitare i musei che per i trasporti pubblici, perché con una carta ricaricabile potrete fare tutto. In particolare, considerate l'abbonamento ai mezzi pubblici per 24 o 48 ore (dal momento della prima convalida, al costo, rispettivamente, di 20 e 30 euro). Per ottimizzare i costi, potete accorpare i viaggi "lontani" in una o due giornate e il resto del tempo girare a piedi. Pensateci!

5. Le fontanelle

Non venitemi a dire che a Venezia l'acqua costa carissima (3,50 euro per un litro è stato il nostro massimo serale)! A Venezia in ogni angolo ci sono fontanelle di acqua buona, percui munitevi di borracce e potrete far fronte alla sete senza dover aprire il portafogli.

Il nostro itinerario di due giorni a Venezia

E ora eccoci al nostro itinerario di viaggio: due giorni a Venezia con due bimbi (maschi) di 9 e 5 anni!

Se vuoi, ecco il nostro itinerario per visitare Venezia in due giorni anche in formato video. Prima o dopo aver letto, non perdertelo... e iscriviti al nostro canale YouTube!

La sera prima: arrivo in centro a Venezia

Siamo partiti da casa nel primo pomeriggio e abbiamo imboccato il Ponte della Libertà, che collega la terraferma a Venezia, poco prima del tramonto. Devo dire che il cielo appena tinto di rosa ha avuto il suo bel perché. Certo, poi siamo arrivati in albergo che era buio, abbiamo scelto una pizzeria al volo e mangiato tardissimo, ma ne è valsa la pena. Decisamente.

Primo giorno: Venezia romantica tra Rialto, San Marco e Murano

Avremmo potuto imbarcarci sul Canal Grande a San Stae, ma abbiamo preferito scoprire i quartieri di Santa Croce e Rialto a piedi, prima dell'arrivo del flusso turistico, perché, sì, dormire in centro a Venezia vuol dire anche, il giorno dopo, fare colazione e essere subito pronti a esplorare la città!

Ponti, canaletti, palazzi, rive, campielli: quanta bellezza... E poi il marmoreo ponte con i negozi su: Rialto! Si attraversa, si convalida il nostro biglietto Venezia Unica da 24 ore e ci si imbarca alla volta di Piazza San Marco.

Per noi, che ci siamo stati varie volte, arrivarci dall'acqua è un'emozione unica. I ragazzi sembrano un po'indifferenti a cotanta meraviglia, ma si divertono, poi, a girare tutta la piazza stando sempre all'ombra dei portici.

il ponte dei sospiri a venezia

Non entriamo nella basilica (abbiamo già un buon motivo per ritornare!), ma andiamo verso l'isola del vetro: Murano.

Murano e la lavorazione del vetro

Murano è una piccola Venezia. Non fosse per l'opportunità di assistere alla lavorazione del vetro, ripartiremmo subito: meglio passeggiare per Venezia che per Murano, anche se qui, alla Gelateria Murano, gustiamo un gelato buonissimo e Giacomo sceglie una sfiziosità invidiabile: il biscotto con panna e zucchero gelati.

Però a Murano si può assistere alla lavorazione del vetro, che rende quest'isola famosa in tutto il mondo. Alla Vetreria Ducale assistiamo a uno spettacolo unico e intenso, di lavorazione artistica del vetro, del creare un cavallo (e anche un vaso, ma è meno poetico!) partendo da una pallina di vetro incandescente.

Venezia di sera

Gli spostamenti in vaporetto implicano un po' di tempo, sicché venendo via da Murano verso le 16:30 si arriva in hotel alle 18:00 abbondanti. Giusto il tempo di una doccia e porto i miei uomini a mangiare libanese.

Consigliatissimo, il ristorante Frary's, con cucina mediorientale, grande attenzione alle intolleranze e alle diete vegetariane e vegane, una bella accoglienza, piatti molto validi e prezzi assolutamente abbordabili.

E poi, a un passo, c'è la Chiesa di Santa Maria dei Frari illuminata, c'è la meraviglia di Venezia in notturna, svuotata dai turisti di giornata, c'è un giro sul canal grande al buio... È un incanto, non c'è che dire...

Secondo giorno: una Venezia diversa e autentica tra Giardini, Bacari e la mitica Libreria Acqua Alta

Il secondo giorno impacchettiamo gli zaini e li lasciamo al deposito dell'albergo. Una nuova colazione corroborante nel cortiletto (meraviglioso!) e via in vaporetto, prima che ci scadano le 24 ore di convalida. Da San Stae ai Giardini della Biennale è un bel viaggiare e un bel ripasso di bellezza. I palazzi che si affacciano sul Canal Grande sono meravigliosi!

visitare venezia il canal grande

La scusa dei giardini è far vedere ai bimbi i parchi giochi di Venezia. La realtà è che vogliamo fare il ritono a piedi.

Di fatto, restiamo ammaliati dalla panoramica che, da qui, si ammira su piazza San Marco e sulle isole della laguna. Io approfitto per registrare la video recensione de La signorina Crovato, di Luciana Boccardi, splendido romanzo autobiografico che si conclude (lasciando curiosi del prosieguo) proprio ai Giardini della Biennale.

Nel frattempo, i bimbi giocano con piccoli veneziani e altri forestieri.

Poi ci si incammina ed è un alzare gli occhi a ogni angolo. Se il centro è popolato di negozi, in questa zona più periferica della città si è colpiti dalla vita: panni stesi, fiori sui davanzali delle finestre: sì, questa è la Venezia dei Veneziani.

E intanto si va, ci viene fame e non possiamo lasciare Venezia senza un giro di cicheti.

mangiare a venezia bacaro boccon di vino

E allora scegliamo il bacaro Un mondo diVino, che ci ispira (e l'istinto non sbaglia!), per una carrellata di sapori veneziani e una birra fresca, ché la sera, poi, si va sul Carso!

Ultima tappa, immancabile prima di tornare in albergo a prendere gli zaini e poi dirigerci verso il parcheggio, alla Libreria Acqua Alta.

Forse il motivo dell'andare ai giardini e poi tornare indietro a piedi, per me, è proprio questo. Ma non posso dichiararlo. Il consorte, però, se ne innamora, telecamera alla mano. I figlioli ce li compriamo col puzzle 3d della gondola. Enrico fa riprese, io mi compro Il libraio di Venezia, di Giovanni Montanaro. Non potevo non comprarlo qui, tra libri e gatti, novità e usato, vecchie cartoline e nuovi segnalibri.

E siamo pronti per ripartire, tutti contenti, ognuno a modo suo, perché questo è il nostro modo di viaggiare in quattro, cercando di accontentare i gusti di ciascuno e facendo in modo di rimanere tutti entusiasti dell'esperienza che stiamo vivendo. E a Venezia è tutto più facile: ce n'è per tutti!

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