Storie di Coronavirus - Rodari al telefono - Giulia Solano

Chi si ricorda le "Favole al telefono" di Gianni Rodari?

Per me, con la mamma maestra, i libri di Gianni Rodari sono stati il pane quotidiano, anche perché da bambina amavo le storie brevi... e chi meglio di Rodari?

Il 2020 è l'anno del centenario della nascita di Gianni Rodari e proprio ieri (14 aprile) è stato il quarantennale della morte.

Rodari al telefono: l'idea

Rodari, il suo centenario, le Favole al telefono, il Coronavirus, i nonni che sentono i loro nipoti al telefono, i ragazzini, anche piccoli, che in questi giorni senza scuola stanno trascorrendo sempre più tempo davanti agli schermi di tv, cellulari, tablet...

Driiin!

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Ecco l'idea di una mamma, Giulia Solano, che fa l'attrice e insegna teatro e lettura ad alta voce, a Pisa, al Teatro Sant'Andrea: Rodari al telefono (https://www.rodarialtelefono.it).

Dall'idea al progetto

Ne parla con degli amici che hanno una società di informatica, Hyperborea: mettono su un piccolo gruppo di lavoro (Giulia, Daniele Tarini, Ivan Ricotti, Cristina Toffi) e iniziano a sviluppare l'idea di Giulia Solano. Un telefono a rotella, i numeri, le Favole al Telefono di Gianni Rodari raccontate dagli allievi attori di Giulia. I numeri? No, i numeri toglierebbero il bello ai bimbi piccoli, quelli che non sanno ancora leggere e che invece sono i fuitori ideali delle Favole al telefono: servono altri amici.

Viene interpellata una nuova realtà pisana, un laboratorio creativo che seguirà la parte di grafica e illustrazioni: Hangar. Ci siamo: non numeri, ma immagini sui buchi del disco combinatore (la rotella dei vecchi telefoni).

Un po' di musiche anni '50 e '60 e ecco qui: Rodari al telefono, favole raccontate dagli allievi attori di Giulia, che abbina storia e narratore (che partecipa alla storia presentandosi e donandole la sua cadenza e le sue attitudini).

Rodari al telefono: un sito da ascoltare

Rodari al telefono non è solo un sito da guardare (l'interfaccia e le illustrazioni sono meravigliose!) e da ascoltare (e risascoltare), magari proprio dal proprio smartphone, bimbi e genitori insieme, ma è un luogo magico in cui gli adulti possono tornare alla loro infanzia e i piccoli scoprire cose nuove. È un confronto e un incontro tra generazioni e un bel modo per festeggiare Gianni Rodari e le sue opere.

Inutile dire che me ne sono innamorata e, con la scusa di far ascoltare le favole a Giacomo, me le godo anch'io, in un flashback di una trentina d'anni!

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