Scopri se col tuo blog non guadagnerai un euro

Non ho la palla di vetro, ma l'occhio allenato di una blogger di vecchia data, lo sguardo smaliziato di chi ha fatto della sua passione il suo lavoro ed il sorriso perenne di chi ha tante volte gioito per i successi altrui.

Spesso mi chiedono come mi senta, a vedere i miei allievi di blogging diventare più bravi di me. E come devo sentirmi, meglio di così? Credo che per chi insegna non ci possa essere soddisfazione più grande di quando l'allievo supera il maestro.

Certo, i miei insegnamenti devono trovare terreno fertile, altrimenti non si va da nessuna parte. Non tutti blog sono monetizzabili. Volete sapere se il vostro lo è? Continuate a leggere e scoprite se col vostro blog potrete guadagnare dei soldi, oppure se è il caso di fare dei ritocchi.

Ecco 5 ragioni per le quali non monetizzerete mai il vostro blog:

1. Se non ci mettete la faccia

Nome, cognome, una bella foto. Sono elementi indispensabili per poter lavorare: chi affiderebbe un lavoro ad una "redazione", come spesso si legge? E la foto occorre, possibilmente, pure recente; ed è bene inserire anche età e stato di famiglia. Non che le aziende e le agenzie di comunicazione vogliano farsi gli affari di noi blogger, ma vogliono sapere con chi hanno a che fare, perché per ciascun lavoro (campagna, in gergo), ha un determinato target ed il vostro blog rappresenta anche voi. Certe campagne devono essere veicolate da persone giovani, altre da mamme con bimbi piccoli, altre da coppie senza figli e così via. E se voi non avete messo la vostra faccia sul blog, di certo non vi contattano per chiedervi chi siete e cosa fate: meglio passare oltre, visto che di blog ce ne sono tanti... No?

No. Le aziende devono volere voi perché siete unici e inimitabili. Ehm, no. Inimitabili no. Se siete bravi, vi copieranno. Ehm. No, dai. Si ispireranno a voi. Take it easy. Chi vi copia arriva sempre secondo. Chi vi copia non ha la lampadina dell'idea. Chi vi copia inizia a progettare adesso quello che voi farete domani, mentre da un po' state lavorando già a nuove idee. Ma questa è un'altra storia...

2. Se siete anonimi

Non essere anonimi vuol dire, di fatto, essere riconoscibili. Dunque un bel logo, una grafica personalizzata, biglietti da visita sempre pronti ad essere distribuiti e sempre col logo ben visibile. Non essere anonimi vuol dire sapersi distinguere. Ovviamente in bene.

3. Se avete il dominio di terzo livello

Ovvero il .com o il .it. Con un dominio di terzo livello (.wordpress.com o .altervista.com, eccetera), non caverete mai un centesimo. Se voi non volete investire su voi stessi, come potete pensare che qualcuno voglia farlo?

4. Se non avete un tema preciso

In questo momento, in cui i blog esistenti sono davevro tantissimi, potete fare la differenza ed emergere soltanto scegliendo un tema, una nicchia ben precisa. Inutile scrivere di tutto: o avete già un nome ed un seguito (e allora la gente vi leggerà perché siete voi), o saràdifficile, pressoché impossibile, essere visti dai motori di ricerca ed emergere sui social.

5. Se volete tutto e subito

Anche se un blog ha la sua nicchia, il dominio di secondo livello, è ben riconoscibile ed il blogger ci mette la faccia, non si monetizza dopo un giorno e nemmeno dopo un mese. Per guadagnare attraverso il proprio blog occorre investirci tempo, scrivendo articoli originali, di qualità. Occorre scrivere molto e saper aspettare. Ho una teoria a riguardo: una data più o meno precisa di quando un blog "diventa maggiorenne" e può iniziare a monetizzare. Ma questa è un'altra storia e ve la racconto la prossima volta.

Per chi vuole rendere il proprio blog professionale e monetizzabile, c'è Check the Blog!

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