Se il blog fosse un animale... il mio sarebbe un gatto
L'altro giorno sono andata a trovare un'amica. Ho portato con me i bimbi, perché non avevo nessuno a cui lasciarli: ho promesso loro di fermarci pochissimo tempo e poi andare al parco giochi. All'inizio dovevano prendere confidenza con una casa in cui non erano mai stati; poi si sono sciolti, pure troppo, andando in cerca di qualcosa con cui giocare. Nel frattempo, io raccontavo a quest'amica, che non sa se aprire o no un blog, come si fa a gestirlo.
A un certo punto un miagolìo: era il suo gatto che voleva entrare in casa, ignaro di quello che avrebbe trovato. Marco e Giacomo hanno iniziato a guardarlo; io tenevo d'occhio la scena, per evitare tirate di coda o simili; nel mentre raccontavo della gestione di un blog. <<Un blog è come un gatto>>, mi è uscito. Sì, un blog è come un gatto: più lo curi, più ti cura, però si può fare anche vite indipendenti, con un gatto. Ehm, con un blog.
Il blog più viene alimentato di contenuti, più riceve visite; più gli articoli vengono condivisi sui social, più ricevono visite. Il blog più è gradevole d'aspetto, più viene apprezzato. Il blog, più presenta contenuti interessanti, più viene letto, più le persone si soffermano sugli articoli e sulle pagine. Il blog, più è curato nei dettagli, più può portare il padrone, ehm, il titolare, a ricevere complimenti e, quindi, collaborazioni.
Il blog ha un costo, come un gatto: ci sono gli interventi fatti da tecnici esterni, che a volte sono necessari; sono una sorta di veterinari e poi ci sono dominio e hosting, che, come una lettiera, devono esserci e ogni anno devono essere rinnovati (la lettiera più spesso, eh!).
Ma il blog non mangia, se non gli articoli, le foto, i contenuti che vengo immessi. Il blog chiede solo il nostro tempo, se glielo vogliamo e possiamo dare, ma non ha bisogno di cibo né di acqua. Il costo di messa su e gestione annuale è davvero minimo, ma ci deve essere, altrimente il blog darà l'impressione di essere un randagio. Un blog che non vale nulla e sul quale non von si vuole investire nemmeno pochi euro non ha ragione d'essere. I gatti randagi non hanno un padrone, ma i blog sono sempre di qualcuno!
Il mio blog è come un gatto. E il vostro, che animale è? Vi va di raccontarlo usando l'hastag #seilblogfosseunanimale?
Fatemi sapere, condividerò con piacere i vostri contenuti!