Cosa lascio e cosa tengo di questo 2020
Da domani avrò i bimbi a casa da scuola ed entreremo in un vortice di abitudini diverse. Per questo mi porto avanti con un bilancio che mi viene dal cuore, perché questo 2020 se lo merita tutto. È stato un anno strano, che tanto ci ha tolto.
A me ha senz'altro tolto sonni sereni e una bella fetta di fatturato. Ha tolto anche la libertà, ma quella a tutti. E lo scrivo con fierezza in un "giorno giallo", in cui potrei andarmene in giro per la Toscana ma ho scelto di stare davanti al computer a scrivere. Che bellezza poter scegliere!
Personalmente, questo 2020 è stato anche foriero di belle cose, oltre che di incontri importanti.
Ogni tanto la notte mi sveglio come se mi si accendesse un interruttore. Lo so che non è un buon segno, immagino anche che alla fine della pandemia, se una fine ci sarà, un discreto esaurimento nervoso non me lo leverà nessuno. Intanto tengo botta, devo tener botta. Mi giro dall'altra parte del cuscino pensando alle cose belle e apprezzando quello che troppo a lungo ho dato per scontato, per esempio mio marito e i nostri bimbi.
Il mio 2020 "camera e bottega" è iniziato con grandi progetti che erano lì, nero su bianco. Per me vita e lavoro si mescolano e non solo perché chiamo "ufficio" la cucina, ma perché ho scelto questo lavoro e lo amo di un amore proprompente e viscerale. Ma quest'anno è andato così... Tutto l'offline è rimasto sospeso. Chissà quando potrà essere ripreso e chissà come, visto quanto è cambiato il mondo negli ultimi nove mesi. Non ci voglio pensare. Non ci penso...
Poi c'è stato l'online. Col consorte avevamo in programma l'apertura di un canale YouTube. Non pensavo lui fosse così bravo come regista, ma nemmeno pensavo si riuscissero a produrre oltre 100 video in nove mesi.
Il canale.
Credo che dall'esterno si sia visto solo quello. Di fatto Trippando non ha cambiato tema né si è trasferito da qui a lì. Certo, ci abbiamo dato parecchio dentro, di fatto perché qui il tema portante è sempre stato quello del viaggio. E in tutti questi mesi la più grande opportunità di viaggiare ce l'hanno data i libri.
E gli autori...
Le chiacchierate con gli autori del mercoledì sera sono il momento più atteso della mia settimana. Mi lascio trasportare dai loro racconti. Io non ho scalette fissate e i libri sono quasi solo dei pretesti per viaggiare insieme attraverso le loro parole.
Già, i libri...
Sono i libri che mi hanno aperto le porte di Mompracem, un progetto diventato realtà, un'associazione di animi prima che di persone. Amici visti una volta, che sono diventati presenze quotidiane. Le passioni hanno questa enorme capacità di unire animi affini. Quanta bellezza! E per me, così piccina, è un grande onore poter prender parte ai convivi dei tigrotti. Ho sempre gli occhi incantati e le orecchie ben aperte.
La fine del 2020 ci avrebbe dovuto portare un libro con tutte le nostre firme e quelle di tanta altra bella gente, a Mompracem. Bisognerà attendere l'anno nuovo. Il virus ha colpito ancora e io vi lascio così, con questa spoilerata, con l'augurio che il 2021 ci porti una boccata di normalità e la tanto agognata libertà.