Palio delle Contrade di Fucecchio tra: storia, folklore e passione.
Eccolo, è entrato! Il cavallo "di rincorsa" è entrato tra i canapi e "la mossa è bona!".
Un gran polverone si alza ed il ronzio di chiacchere e saluti si trasforma in un attimo in urla e grida d’incitamento; il caldo sembra essere sparito per far posto al fervore del tifo!
Tra le urla della gente si sente la voce del Mossiere che dalla sua posizione privilegiata è in grado di vedere bene le dinamiche della gara.
Tre giri di pista e la prima batteria si è conclusa, la Buca di Fucecchio torna nuovamente nel suo torpore estivo, tra la felicità di chi è passato alla corsa finale e l’amarezza di chi ha buttato al vento un anno di attesa, lavoro e sacrificio.
Ma del resto il palio è così, bello e crudele, infatti non solo ammette un solo vincitore, ma lo elegge nel giro di poche ore.
Il Palio delle Contrade di Fucecchio è una manifestazione che rievoca una contesa avvenuta attorno al 1200 la cui ultima edizione storica risale al 14 Giugno 1863.
La Giostra tornò alla ribalta negli anni ’80, ma solamente nel 1987 è stato stabilito che i cavalli devono essere montati a “pelo di bove”, rendendo la corsa molto più avvincente in quanto cavalcare senza sella complica notevolmente il lavoro del fantino.
A Fucecchio il Palio si disputa nell'ovale dell'Ex-Cava d'argilla, oggi Buca di Sant'Andrea, la penultima domenica di maggio (quest’anno 18 maggio), ed è corso da ben 12 contrade le quali si differenziano per storia, colori e stemma.
Gli avvenimenti più importanti del palio si concentrano tutti in una settimana, ma per i fucecchiesi la vita di contrada li coinvolge tutto l’anno.
L’impegno, la partecipazione, la collaborazione, le cene, le attese, le gioie e i dolori fanno sì che la contrada costituisca per ogni cittadino una seconda famiglia.
Gli eventi della settimana del palio sono dei rituali storici che accompagnano le contrade al giorno della corsa nell’ovale della Buca:
La presentazione del Cencio, viene fatta il martedì sera in piazza Vittorio Veneto, un tempo fulcro del borgo medioevale, rappresentava un confine urbano che separava il potere politico rappresentato dalla Rocca da quello religioso, che si sviluppava sul Poggio Salamartano.
Il Cencio di quest’anno è stato dipinto dall’artista fiorentina Paola Imposimato la quale ha detto:
<<… il titolo è “La religiosità di Fucecchio”. E il tema della sacralità coinvolge le architettura di culto, san Teofilo da Corte il santo di Fucecchio, ma anche lo spirito della gara, il fantino, i figuranti, gli sbandieratori…>>.
Per il momento possiamo solamente immaginare il drappo da lei realizzato osservando alcune delle sue opere.
L’esibizione del drappellone è un momento simbolico, in quanto questo oltre ad essere benedetto passa sotto la custodia del Sindaco della Città.
La “tratta” avviene quattro giorni prima della corsa e consiste nell’assegnazione dei cavalli alle Contrade tramite sorteggio; in questi istanti si decide in buona parte il destino del palio in quanto come sempre ci sono cavalli sfavoriti e favoriti.
L’estrazione si svolge in Piazza Montanelli, uno dei luoghi più vissuti della città in quanto costituisce il principale accesso al centro storico soprattutto grazie al grande parcheggio ricavato in Piazza XX settembre.
La Vigilia.
La giornata della Vigilia è forse la giornata più bella in quanto si respira nell'aria lo stato d'ansia dovuto all'attesa.
Si apre al mattino con la Presentazione dei Fantini nel Parco Corsini, polmone verde del centro storico è caratterizzato dagl’antichi edifici del Palazzo e l’area fortificata della Rocca di epoca Cadolingia (IX sec.).
La Cerimonia di Presentazione, consiste nella firma del contratto che ufficializza “la monta” di ogni fantino per la contrada per cui gareggia e poi nel pomeriggio ogni contrada, celebra nella propria chiesa la Benedizione del Cavallo.
La sera della vigilia invece la città si anima, le strade vengono chiuse e si allestiscono lunghe tavolate colorate in base al colore ufficiale dello stendardo. E’ il momento della Cena a cui tutti sono benvenuti, non è necessario essere contradaiolo e tanto meno fucecchiese per prendere parte a questa serata Folkloristica.
Il cibo e il vino non mancano e non mancano neanche i cori dedicati al fantino e quelli per invocare la buona fortuna, una serata magica che prosegue fino a notte fonda con canti e balli che ci accompagnano al giorno più atteso, quello del palio.
Il giorno del Palio.
La mattina del Palio, si svolge la sfilata che parte dalla Buca di S. Andrea ed arriva fino a Piazza Grande, dove sulla suggestiva scalinata della Collegiata si svolge la cerimonia di Benedizione del Popolo.
In questo momento il Sindaco, affida al Capitano del Popolo il cencio che dovrà essere custodito da lui fino a che non verrà consegnato alla contrada vincitrice.
La sfilata da sola merita una visita a Fucecchio in quanto è un evento ben organizzato e suggestivo.
Ogni contrada apre il corteo con la Comparsa Maggiore dove trovano posto la Bandiera, lo scudo, il Gonfalone, i Capitani delle Compagnie di Popolo e lo Zucchino del fantino.
La seconda parte è composta dal gruppo dei Musici, in cui si susseguono le trombe, i tamburi e le bandiere sventolate splendidamente dalle mani sapienti degli sbandieratori.
Dopo i Musici trovano spazio i personaggi rappresentativi della contrada e episodi del 1300, vere e proprie rappresentazioni di vita vissuta, messe in scena in modo esemplare dai figuranti. Non mancano capre, cani da caccia, ceste di frutta o di pane, carri ricchi dei frutti del padule, polli, falchi e chi più ne ha più ne metta!
Il corteggio è chiuso da un gruppo di 12 figuranti, uno per contrada, che accompagnano e custodiscono il ''cencio''.
Vi suggerisco di non perdere questa fantastica esperienza, e se siete interessati ad assistere alla sfilata e al palio ecco alcuni consigli che vi potranno risultare utili:
- Almeno che non sia una giornata nuvolosa, cercate se possibile un posto all’ombra e comunque partite sempre con il seguente equipaggiamento: acqua, cappellini, ombrellini ed eventualmente protezione solare, per i più delicati!
- Parcheggiare a Fucecchio è abbastanza facile anche in ricorrenze importanti come quella del Palio, ci sono molti posti auto e soprattutto quasi tutti sono a sosta libera.Gli spazi più grandi dove poter lasciare l’auto sono Piazza XX Settembre (Arancio), Piazza Salvo D’Acqiuisto (Giallo), Via della Concia e Via della Chiesa (Verdino), Parcheggio della Buca (Rosso).
- Per mangiare, ci sono numerosi “paninari” nei pressi della Buca, ma se preferite un ristorante vi consiglio di uscire un po’ fuori, perché quelli vicino al centro personalmente non mi entusiasmano, quindi ecco i miei tre ristoranti preferiti nella zona:
- Osteria numero uno, già il nome è tutto un programma!
Situato sulla strada principale che porta ad Altopascio poco dopo il suggestivo Ponte a Cappiano, questo ristorante offre una buona e tradizionale cucina di stagione, ma attenzione è abbastanza piccolo e quindi è assolutamente consigliata la prenotazione. - Ristorante Pizzeria da Nando.
Il locale forse è un poco passato, ma la cucina è buona e il personale gentile, inoltre merita andarci anche solo per percorrere la strada panoramica del Poggio Adorno che passa di fronte alla Villa Vettori Bargagli. - All’inizio della Via Pistoiese, subito dopo l’uscita della rotatoria, troviamo l’Osteria di Montellori, situata all’interno di un azienda vinicola con un fantastico giardino è caratterizzata da un arredo rustico, cucina tradizionale toscana e che ve lo dico a fare, buon vino artigianale.Se non siete soddisfatti potete cercare il vostro ristorante qui!!
Buon divertimento!
Purtroppo ho perso le mie foto personali a causa della rottura di un Hard Disk e quindi ho attinto a quelle del Sito Ufficiale del Palio, inutile dire che tutti i diritti sono riservati!
A proposito di palii, leggete anche:
Siena: il Palio e i suoi fazzoletti