
"Viaggio" di Aaron Becker: storia di un silentbook
Ci sono giorni così lenti che sembrano non finire mai!
Come questi giorni in cui gran parte della famiglia è "reclusa" in casa a causa dell' influenza
In queste lunghe giornate bisogna trovare delle strategie di fuga dalla noia e dal malessere diffuso e per me (e fortunatamente anche per i miei figli) un buon libro è la via di fuga più sicura.
Affinchè la fuga riesca, però, il libro deve avere qualcosa di speciale, ad esempio condurre in un luogo magico,
permetterci di esplorare mondi al limite tra il fantastico e l' incredibile,
e, naturalmente, farci vivere un' avventura mozzafiato,
in cui tenteremo il tutto per tutto per un nuovo amico
e sarà questo a farci provare le emozioni più forti, a farci sentire veramente LIBERI
A questo punto, una volta tornati a casa, sul nostro divano, anche se ancora febbricitanti,
non ci sentiremo più soli e giù di morale, ma pronti per partire per nuove avventure!
Questa avventura ci è stata regalata dal magnifico silentbook "Viaggio" di Aaron Becker, edizioni Feltrinelli