Quando la vita ti regala serenità... #2Ukraina4Matrimony
Oggi (ore 12.00) è il grande giorno...Avrei potuto stupirvi con effetti speciali, ma non sono proprio il tipo...Allora vi racconterò cosa mi è successo giovedì 6 giugno 2013 nella campagna sud di Ivano Frankivsk...Con il cugino di mia moglie, praticamente Halyna in versione maschile, caricata la moglie ed il loro piccolo, sempre e comunque sotto questa copiosa pioggia che non vuol smettere di inondarci, si è andati a trovare nonna...
Non ne dirò il suo nome, e (per ora...) non mostrerò sue foto, come degli altri componenti il nucleo familiare di mia moglie raccolto in una corte verde in 3 casette di campagna (coperte in Eternit, ma di questo parliamo un'altra volta...): le due figlie superstiti, zie di mia moglie, la figlia di una con marito e piccola, lavorante in banca che ha fatto mani e pedicure ad Halyna; l'altra, copia giovane di sua madre, madre del suddetto accompagnatore con sorella a sua volta immagine di nonna da giovane, e due piccole pesti.
Immaginate di trovarvi scaraventati a 1662 km da casa, in una realtà molto diversa dalla vostra, dove si parla una lingua che non ha NESSUNA assonanza colla vostra ed a sentire il cuore palpitare a mille...
La prima casa ospita la zia tremenda/simpatica, progenie etc. e subito siamo invitati ad andare da nonna: questo è il motivo per cui non tolgo le scarpe... ah! si, non ve l'ho ancora detto: in Ukraina non vi azzardate ad entrare in casa d'altri colle scarpe ai piedi, pena scomuniche e sguardi fulminanti!!!
In casa di nonna le scarpe le si può tenere...
Ed eccola, dietro un tutore per la deambulazione, avvolta nel suo foulard, dall'alto dei suoi 85 anni... e mi sorride!!! Mi bacia caldamente, io faccio per darle il secondo, ma sempre dimentico che qui il bacio, quando concesso, è solo uno...
Ci si siede tra divano, sedie e letto di nonna, e si comincia: ridono, divertite, le donne Vyrstiuk, ed io con loro.
E nonna mi guarda, e sorride.
E mi dice cose che mia moglie mi traduce, ma che anche se semplici hanno un peso gigantesco: mi dice che ho un bel sorriso, che sembro gentile, divertente, mi esorta ad imparare la loro lingua e sorride perchè le piace sentire mia moglie, la sua piccolina, parlare questa lingua strana ma musicale (a detta loro...) che è l'italiano...
Ed io gongolo.
Si finisce l'analisi, si va nella casa della zia a prendere il Tchay (tea), ma d'improvviso vediamo la nonna che cerca di alzarsi e chiede di poter venir di là anche lei..
Ci sediamo intorno ad un grande tavolo della campagna ukraina in una casa anch'essa di campagna ed io mi sento a casa... Io, che tutto sono tranne che un contadino, uno semplice e di campagna...
Si beve il tea con biscottini e mini croissant con marmellata, si ride del baccano che fanno i bimbi, ed il tempo scorre veloce e leggero.
Da oggi ho di nuovo una nonna, e visto che i miei naturali son passati nel mondo da cui non si torna (forse perchè si sta meglio di qua...), me la tengo stretta stretta!
Si, avrei proprio potuto stupirvi con effetti speciali, ma questo per me è l'essenza stessa della vita. La vita che dispensa serenità, allegria in semplicità e senza piagnistei.
Consapevoli di quel che si è e di cosa si può avere.
E la salute, anche a queste latitudini, è il dono meraviglioso a cui aspirare.
Altro che tablet, I-phone o Ferrari...
...e fu così che uscii a rimirar la vita ripetendomi che...“Il cielo e’ uguale. Ovunque tu vada.”